
Risale a circa un mese e mezzo fa, il ritrovamento di un coltello rudimentale durante un controllo degli agenti di custodia nella cella del boss mafioso Giuseppe Graviano nel carcere di Marino del Tronto ad Ascoli Piceno. Subito dopo, il detenuto è stato trasferito in un altro carcere di massima sicurezza, mentre la procura ascolana apriva un’inchiesta e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria un’indagine interna. Nessun commento sulla vicenda, per ora, dalla Direzione dell’istituto di pena di Ascoli Piceno. Graviano si è opposto al sequestro della lama, che sostiene non essere sua: una scelta difensiva che gli consentirà fra l’altro di avere accesso alle carte del procedimento, in occasione dell’udienza di lunedì davanti al Tribunale del riesame ascolano. Udienza alla quale il boss non dovrebbe partecipare in audioconferenza dal carcere dove si trova ora.




