È stata Emma Bonino la prima firmataria del manifesto elaborato dall’European Cancer Patient Coalition (Ecpc), a pochi giorni dalle elezioni europee: “Sostengo questo manifesto per i diritti dei malati a un accesso rapido ed equo alle cure e a un’assistenza che non finisca con la guarigione. Da malata dicevo ‘io non sono la mia malattia’ e ancor oggi lo affermo, e così deve essere per tutti i cittadini europei” ha affermato la candidata.
Ad essere rappresentate nel manifesto sono 447 associazioni nei 28 Paesi membri, la Favo, Federazione italiana associazioni volontariato in oncologia, 500 organizzazioni operanti su tutto il territorio italiano, che ritengono fondamentale il ruolo del Parlamento Europeo per garantire standard elevati e tempestività per l’accesso alle cure dei malati, nonché sostegno e inclusione socio-lavorativa delle persone croniche e guarite.
Tra gli obiettivi presentati nel documento:
- Consentire un accesso tempestivo e sicuro ai trattamenti chirurgici e radioterapici, in collaborazione con gli Stati membri;
- Eliminare le barriere nazionali per consentire l’armonizzazione dei prezzi dei farmaci, attraverso l’Health Technology Assessment (Hta), e l’accesso tempestivo e sostenibile ai trattamenti farmacologici;
- Facilitare l’accesso ai malati di tumori rari ai trattamenti terapeutici più appropriati, a prescindere dal Paese di residenza;
- Garantire ai caregiver l’accesso alle tutele sociali e ai benefici previsti;
- Promuovere i programmi per le persone guarite dal cancro come parte essenziale dell’assistenza oncologica a tutti i livelli.