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“Perché esiste qualcosa e non il nulla?”
Le avanguardie degli anni sessanta e settanta si rigenerano alla Galleria SACCA con “Un puro Nulla” a cura di Emanuela Alfano.
Tra lo scetticismo e rigetto dell’idea della rappresentazione visiva di una realtà a complessità sempre più sfuggente, a Pozzallo, si dialoga sull’essenzialità del vuoto, in quel luogo dove in realtà tutto diviene l’essenza dell’essere stesso.
Un puro Nulla
Il concept dell’esposizione non è più l’immagine figurativa a dominare e a raccontare, ma l’astrazione. La composizione e la scomposizione delle forme, la sintesi che, attraverso il colore, le campiture estese o la negazione del colore stesso portano in un’altra realtà. Un puro nulla dove tutto ha origine e dove tutto ritorna.
“Un puro Nulla nasce dal bisogno di ritornare alle fondamenta, alle radici, in richiamo anche al wu wei che nella filosofia cinese taoista è il concetto del fermo nel movimento, tutto sembra fermo eppure sotterraneamente scorre e si evolve, una sincronizzazione naturale e armonica con il corso della realtà e con quella legge invariabile che governa ogni mutamento“, spiega la curatrice Emanuela Alfano.
Gli artisti
Le opere di Valentina Colella, Ettore Pinelli, Francesco Rinzivillo e Federico Severino conducono a una meditazione sulla naturale culla dell’esistenza e dell’essenza ultima della realtà, in pieno accordo con il nichilismo mistico tra transdisciplinarità e sperimentazione.
La mostra
“Un puro Nulla” si inaugura a Pozzallo (RG), martedì 11 agosto alle ore 20:30, presso la Galleria SACCA. L’esposizione sarà fruibile fino al 26 settembre, consultare il sito per giorni e orari.