Torna accessibile al pubblico, da domani mattina, alle 10, un gioiello della natura, un ponte naturale di roccia, diventato famoso per l’antico spot dedicato ai Baci perugina negli anni ’80 e, da allora, simbolo per intere generazioni di innamorati: è l’Arco Azzurro, nella piccola e tranquilla oasi di Mongerbino, a pochi metri da Bagheria in provincia di Palermo, tra la costa di Santa Flavia e quella di Aspra.
Riconosciuto bene ambientale e SIC (Sito di Interesse Comunitario) ed inserito dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) tra i siti geologici di maggiore interesse a livello nazionale, l’Arco Azzurro, dopo essere stato confiscato alla mafia, è rimasto chiuso per molti anni, per permettere l’attuazione del progetto di messa in sicurezza, reso possibile grazie ad un finanziamento concesso dall’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente.
Ammirato solo dal mare, adesso grazie alla convenzione firmata dal Comune di Bagheria con l’ATS, associazione temporanea di scopo formata dalle associazioni Natura e Cultura, SIGEA, LIPU, ASD Master e la Coop Lavoro e Solidarietà, si apre al pubblico con visite guidate ed eventi.
“La scelta dell’amministrazione di dare in gestione all’esterno la fruibilità del belvedere dell’Arco azzurro nasce dalla volontà di creare un indotto turistico, attraverso la realizzazione di visite guidate e lo svolgimento di eventi finalizzati alla valorizzazione delle bellezze naturalistiche della costa bagherese – precisa il sindaco Patrizio Cinque – Il tutto in conformità alle direttive europee, coinvolgendo il territorio e la realtà locale, ma sempre preservando la flora e la fauna presente nell’habitat”.