GUARDA IL VIDEO IN ALTO
Palermo – Sebastiano Tusa, una vita per la cultura, è il titolo del tributo che la Regione siciliana presenta alla città di Palermo, che con questa mostra vuole ricordare il grande archeologico ed offrire a tutti cittadini e turisti la possibilità di ritornare a fruire nuovamente di un straordinario edifico monumentale del 1600, l’Arsenale della Marina Regia che riapre i portoni dopo lo stop della pandemia.
Grande affluenza di pubblico e autorità per visitare la mostra, che per l’occasione raccoglie importanti reperti archeologici, come la zampa in bronzo di un grande elefante, i pregiati lingotti di oricalchi che hanno fatto sobbalzare tutti gli appassionati di Atlantide oppure i famosi Rostri della Battaglia delle Egadi, che hanno permesso a Tusa di riscrivere la storia di quell’evento segnando anche il suo destino. Per il tragico gioco dei numeri, quella battaglia coincide con lo stesso giorno e mese della tragica scomparsa di Sebastiano Tusa: 10 marzo.
Ed ancora in esposizione anche oggetti appartenenti a recenti naufragi, come ad esempio una campana in bronzo o i fanali di segnalazione di bordo.
“La mostra che si apre all’Arsenale è un omaggio alla memoria di un grande siciliano che appena qualche giorno fa abbiamo voluto ricordare con l’inaugurazione del monumento a lui dedicato nel Pantheon di Palermo. Una consacrazione – sottolinea l’assessore Samonà – che è un tributo di stima, riconoscenza e affetto nei confronti di un uomo, la cui grandezza è stata quella di trasformare il grande amore per la Sicilia e per la sua millenaria storia in azioni concrete. Raccontare la ricchezza di una vita di ricerche attraverso questa mostra, è un modo non soltanto per mantenerne vivo il ricordo, ma è anche l’occasione per ribadire la centralità che il nostro patrimonio culturale ha per una terra unica come la Sicilia: investire in cultura per noi vuol dire investire sul futuro”.
Valeria Li Vigni – “La mostra rappresenta la passione di Sebastiano verso la cultura. Il suo desiderio di riportare la Sicilia al centro del Mediterraneo capace di sviluppare un fervido dialogo culturale tra le diverse popolazioni e culture mediterranee, nella visione della cooperazione internazionale. Come sempre era solito ricordare: insieme possiamo tutelare e valorizzare il più grande museo del mondo, il Mediterraneo che quotidianamente ci svela, attraverso i tesori che custodisce, la nostra storia la nostra identita”.