Ancora segno più per l‘export made in Sicily. Dopo la performance in crescita di inizio anno, anche nel secondo trimestre le vendite all’estero provenienti dall’Isola fanno un balzo in avanti del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tradotto in numeri, vuol dire che tra aprile e giugno sono state esportate merci dalla Sicilia per un valore complessivo di 4,5 miliardi di euro contro 3,5 miliardi di euro fatturati nel secondo trimestre del 2016.
A fronte di un aumento medio nazionale dell’8,0%, l’incremento delle vendite sui mercati esteri risulta di maggiore intensità per le Regioni delle aree insulari (+36,2%), confermando il primato di Sicilia e Sardegna.
A certificare la crescita è l’ufficio studi di Unioncamere Sicilia che ha rielaborato i dati Istat sull’export del secondo trimestre 2017.
Tra le province siciliane che più hanno contribuito alla crescita tendenziale delle esportazioni regionali si segnalano Enna (+61%), Siracusa (+42%) e Messina (+33%). Segno meno a Palermo (-4%) e Caltanissetta (-1,4%). Stabile Ragusa (-0,68%).
In base ai dati statistici, complessivamente nei primi sei mesi del 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le regioni che forniscono un contributo positivo all’incremento delle esportazioni sono proprio Sicilia (+30,3%) e Sardegna (+47,5%) seguite da Liguria (+19,7%), Lazio (+15,5%) e Piemonte (+11,3%).
Le regioni che forniscono un contributo negativo sono invece Basilicata (-10,1%), Molise (-39,8%), Friuli-Venezia Giulia (-1,0%) e Marche (-1,2%).
La Sicilia è anche tra le regioni con il maggior incremento sul fronte dei mercati extra Ue (+42,9%).