Il sindacato SNALS scrive al Magnifico Rettore e al Dirigente Generale dell’Università di Palermo,in merito alla possibilità di adottare un nuovo modello organizzativo in vista della nuova governance.
LA NOTA
“Sappiamo benissimo che nessuna riorganizzazione può lasciare pienamente soddisfatti tutti gli attori interessati, comprendiamo altrettanto bene che la situazione ereditata da questa governance non è stata sicuramente delle migliori: mancanza di dirigenti, mancato turn over del personale TAB (-300 unità in sei anni!!!), soddisfazione del personale ai minimi storici etc.
Per la nostra missione di tutela dei diritti del personale, nell’ottica del miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione dell’Ateneo e del benessere organizzativo del personale, desideriamo ancora una volta chiedere di prestare urgentemente attenzione alle criticità che si stanno manifestando in diverse strutture coinvolte nella riorganizzazione delle Aree. Ci sembra, inoltre, opportuna una particolare riflessione verso il settore delle biblioteche, nonché verso i Dipartimenti (insieme ad Aten Center e SIMUA), veri motori pulsanti dell’Ateneo ma fortemente in sofferenza a causa della cronica carenza di personale che, inevitabilmente, rallenta le attività a loro assegnate, nonostante l’abnegazione e lo spirito di sacrificio del personale che vi lavora.
Cogliamo l’occasione per augurare ai nuovi Dirigenti d’Ateneo buon lavoro, nella consapevolezza della indefettibile autonomia del ruolo e dell’imprescindibile rispetto di leggi e regolamenti. Il mandato ricevuto è di assoluta importanza e fondamentale per l’Università di Palermo.
È giunta finalmente l’ora di realizzare il nuovo modello organizzativo dell’Ateneo, che vede al vertice il Direttore Generale, manager responsabile dell’organizzazione e gestione dei servizi, delle risorse strumentali e del personale tecnico-amministrativo-bibliotecario dell’Ateneo, come stabilito dalla legge Gelmini e dalla Statuto di Ateneo. Principali interlocutori del Direttore Generale dovranno essere proprio i Dirigenti, in quanto sono loro ad avere piena conoscenza degli uffici a cui sono stati preposti. Solo così si potrà realizzare il cambiamento tanto atteso, ponendo fine all’epoca dei consiglieri e consigliori che, senza averne titolo istituzionale, hanno influenzato le scelte del Direttore Generale di turno, generando un clima di favoritismi, prerogative di ristrette èlites e conventicole a scapito del merito e delle professionalità esistenti in Ateneo.
Registriamo, con notevole disappunto, l’ennesimo passaggio (e parere) a vuoto in merito alla questione PEO 2015, con una commissione nominata che si trova a dover ricominciare i propri lavori dopo un’inutile perdita di tempo a causa dell’intervento dell’accademia (nel senso deleterio del termine!).
Siamo certi che le nostre considerazioni saranno condivise dal Magnifico Rettore e del Direttore Generale che ne faranno tesoro per la loro azione mirante alla crescita dell’Ateneo”.
Il Coordinatore provinciale SNALS
Giovanni Madonia Ferraro