Dopo l’arrivo a Milazzo di 10.500 dosi di Novavax, sono partite le somministrazioni del nuovo vaccino in città e in provincia di Messina. L’ufficio emergenza Covid di Messina, guidato dal commissario Alberto Firenze, ha distribuito i lotti nei diversi centri vaccinali per garantire la massima capillarità sul territorio.
“È un vaccino nuovo rispetto ai precedenti – spiega Firenze – perché usa un metodo diverso sia da quelli a mRna (Pfizer e Moderna) sia da quelli a vettore virale (Astrazeneca e Johnson&Johnson). È composto da ‘frammenti proteici’ del virus ed è in grado di indurre la risposta del sistema immunitario dell’organismo, usando una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike di Sars-CoV-2 combinata con nanoparticelle, che di fatto sono simili al coronavirus ma non sono capaci di replicarsi”.
Il Novavax prevede due somministrazioni a distanza di 21 giorni ed è riservato a tutte le persone con più di 18 anni d’età. Nel frattempo, è possibile accedere alla quarta dose ma esclusivamente per i soggetti fragili e immunocompromessi.
Oltre settemila dosi del nuovo vaccino Novavax sono state distribuite nei vari centri vaccinali in provincia di Agrigento e nelle prossime ore il ‘Nuvaxoid‘, potrà essere somministrato nei presìdi dell’azienda sanitaria, che lo dice in una nota. Il nuovo prodotto, realizzato su base proteica e definito in molti casi più tradizionale, si affianca ai vaccini mRNA di Pfizer e Moderna nella lotta al Covid-19. La sua somministrazione, secondo le indicazioni ministeriali, sarà destinata al solo ciclo primario cioè rivolta agli over 18 che non sono ancora stati vaccinati e non può essere un ‘booster’ o una dose di richiamo di una precedente somministrazione con altro vaccino. Gli utenti potranno esprimere la scelta di vaccinarsi con Novavax direttamente in sede vaccinale.
“Con l’arrivo del siero Nuvaxoid l’Asp Agrigento – scrive l’azienda nella nota – spera di incrementare ulteriormente la percentuale dei vaccinati in provincia e che alcuni indecisi possano finalmente scegliere la via della protezione”.
“Il nuovo vaccino – dice il commissario straordinario Asp Mario Zappia – sembrerebbe essere ben accolto anche dai più riluttanti per la sua concezione più tradizionale, per il fatto che non sia prodotto ricorrendo alle biotecnologie e per il maggior tempo intercorso nella sperimentazione. Il nostro auspicio è che siano in tanti i cosiddetti ‘no-vax’ che, anche grazie al nuovo vaccino decidano di mettersi al sicuro“. Intanto da ieri, è iniziata la somministrazione della quarta dose di richiamo destinata ai soggetti fragili e agli immunocompromessi.