“Se la vaccinazione viene eseguita in orario di lavoro, il tempo necessario alla medesima è equiparato a tutti gli effetti all’orario di lavoro”. È quanto prevede il protocollo per la vaccinazione anti Covid in azienda su cui ieri è stato raggiunto un accordo tra Governo e parti sociali.
La previsione modifica quanto prevista da una bozza presentata a inizio lavori. In una precedente versione, infatti, si stabiliva che “la giornata in cui il lavoratore è sottoposto alla somministrazione e quelle successive, in caso di effetti collaterali appositamente certificati dal medico di medicina generale, sono considerate come malattia”.
“I costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, ivi inclusi i costi per la somministrazione, sono interamente a carico del datore di lavoro, mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite è a carico dei Servizi sanitari regionali territorialmente competenti”.
IL COMMENTO DEL MINISTRO ORLANDO
Accanto ai canali tradizionali “ci sarà la possibilità di vaccinarsi nei luoghi di lavoro “per le imprese che aderiranno al protocollo, imprese singole, che si uniscono o utilizzando gli ambulatori dell’Inail”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, a Rtl, dopo l’accordo con le parti sociali sul Protocollo nazionale per la vaccinazione nei luoghi di lavoro e l’aggiornamento del Protocollo sulla salute e sicurezza.
L’iniziativa e’ rivolta ai lavoratori: “Potranno partecipare i dipendenti e i datori di lavoro e anche i lavoratori che in qualche modo afferiscono all’azienda, come i lavoratori in somministrazione, non saranno solo i dipendenti in senso stretto”. Sui tempi di partenza, ha spiegato, “la data è legata all’arrivo delle dosi necessarie”. E’ un altro canale, accanto a quello tradizionale, “molto importante”, per le imprese “sarà una opportunità, attivarlo significherà vedere vaccinati più rapidamente i propri dipendenti”, ha detto ancora il ministro ringraziando le parti sociali.