“La campagna vaccinale in Sicilia prosegue in maniera spedita. Con il presidente Musumeci, ieri, abbiamo inaugurato il terzo hub della Regione. Mercoledì saremo a Messina ed entro la settimana saranno tutti aperti. A regime sono decine di migliaia i vaccini che potranno essere utilizzati ogni giorno e questo favorirà anche l’inoculazioni delle dosi di Astrazeneca agli over 65”. Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, a margine della conferenza stampa, a Catania, della presentazione della Giornata sull’endometriosi.
“E’ un impegno – ha aggiunto l’assessore Razza – che il governo nazionale ha chiesto a tutte le regioni, quello di essere più spedite, e noi siamo stati forse la prima Regione ad avere attuato il modello di integrazione fra forze armate e protezione civile”.
“Sui ‘furbetti del vaccino’ in Sicilia saremo ancora più irremovibili perché temo che non saranno gli ultimi. E ricordo che c’è un grande siciliano che ha detto, molte settimane fa, che avrebbe atteso il suo turno. Questo grande siciliano si chiama Sergio Mattarella. Io non penso che ci sia qualcuno che possa avere maggiore titolo del Presidente della Repubblica e che quindi possa permettersi un atteggiamento diverso da quello che lui ha tenuto”, evidenzia Ruggero Razza, a margine della conferenza.
“Guardo con sfiducia il dato così basso in Sicilia dell’iscrizione del personale della scuola e dei docenti, visto che siamo fermi a settantamila. Mentre sembrava che fosse una mancanza della Regione quella di essere indietro con le vaccinazioni“. Così l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, a margine di un incontro, lancia un “appello alle famiglie, oltre che ai professori: chiedano di sapere se i loro docenti hanno prenotato la vaccinazione”.
“C’è un impegno fortissimo del presidente Draghi, dei ministri Speranza e Gelmini, del generale Figliuolo – aggiunge l’assessore Razza – e noi dobbiamo lavorare tutti, abbandonare le polemiche e capire che dietro la vaccinazione c’è la speranza di tutti i cittadini di tornare ad una vita il più possibile normale”.