Si rappresenta che, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-Sars-Cov-2/Covid-19, nei soggetti vaccinati prima o dopo un’ infezione da Sars-Cov-2, nelle tempistiche/modalita’ raccomandate, e’ indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster), ai dosaggi autorizzati per la stessa, purche’ sia trascorso un intervallo minimo di almeno cinque mesi (150 giorni) dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione). E’ quanto si legge nella circolare del ministero della Salute firmata dal direttore generale Prevenzione del dicastero, Gianni Rezza.
Ai fini del completamento del ciclo primario di vaccinazione – continua il documento – si ribadisce inoltre che: nei soggetti con pregressa infezione da Sars-Cov-2, che non sono stati vaccinati entro i 12 mesi dalla guarigione, e’ indicato procedere il prima possibile con un ciclo primario completo (due dosi di vaccino bidose o una dose di vaccino monodose); nei soggetti che contraggono un’infezione da Sars-Cov-2, entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, e’ indicato il completamento della schedula vaccinale con una seconda dose entro sei mesi (180 giorni) dalla documentata infezione. Trascorso successivamente un intervallo minimo di almeno cinque mesi (150 giorni) dal ciclo vaccinale primario cosi’ completato, e’ quindi indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster), ai dosaggi autorizzati per la stessa.