A Palermo, ancora nel 2019, è usanza accendere roghi in città per onorare San Giuseppe: “Una volta si bruciava legna raccolta nelle campagne, per celebrare il rito della primavera, della rinascita della natura dopo il freddo inverno. In città c’erano poche auto e le strade non erano distrutte da scavi e asfalto pessimo”, dicono dall’Associazione Comitati Civici Palermo.
“Oggi si brucia spazzatura o legname trattato con vernici che sprigionano fumi tossici, in prossimità di auto ed abitazioni, mettendo a rischio la salute di tutti, bambini compresi” denuncia l’associazione.
Cataste anche vicino l’ospedale dei Bambini, in mezzo alle auto in strade strette, come la via Vito D’Ondes Reggio, in zona Stazione Centrale: “Più che una tradizione sembra una sfida per affermare il “controllo” del territorio. Nonostante il dispiegamento di tante squadre, non si è riusciti a scongiurare la produzione di rifiuti tossici e l’inquinamento dell’aria cittadina, già abbondantemente compromessa da altri fattori. Sono state bruciate anche pile di copertoni di automobili” si legge alla fine della segnalazione sulle vampe.