Domenica di passione per i cittadini che solitamente utilizzano i mezzi pubblici a Palermo. Come è noto, il 9 febbraio è andato in scena l’ennesimo sciopero che ha coinvolto i lavoratori di Amat, azienda che si occupa del servizio di trasporto pubblico locale in città. Ad organizzare la mobilitazione, questa volta, è stato il sindacato indipendente Cub Trasporti. Secondo il rappresentante della sigla Antonio Vitale, si è registrata “un’adesione allo sciopero vicina al 90%“.
Sciopero Amat, i dati della Cub Trasporti
Fatto che ha provocato diversi disagi all’utenza. Tutto ciò in un momento di alta tensione fra il presidente Giuseppe Mistretta e i dipendenti della società Partecipata di via Roccazzo. In settimana, infatti, sono attese notizie dalla Giunta Comunale sull’approvazione del nuovo piano industriale. Un atto diventato una sorta di mistero. Annunciato da tempo, lo stesso non risulta ancora approvato. Il documento è atteso infatti da oltre un anno. E da quest’ultimo dipende il destino del documento chiave della vertenza Amat, ovvero il contratto di servizio.
Al contratto di servizio sono infatti legate tutte le richieste mosse dalle organizzazioni sindacali di Amat e che sono state alla base degli ultimi scioperi. Fra queste “l’assegnazione di un buono pasto; un turn-over aziendale che tenga conto di anzianità ed usura fisica del servizio; il riconoscimento dei bonus produzioni; la tutela legale per i dipendenti“. Tutti elementi associabili a vario titolo ai cosiddetti “accordi di secondo livello“. “La Cub Trasporti – sottolinea il rappresentante del sindacato Antonio Vitale – chiede un confronto con AMAT per discutere le rivendicazioni e trovare soluzioni. In caso di mancata convocazione, il sindacato annuncia ulteriori azioni di sciopero“.
E a proposito di nuove mobilitazioni, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Cobas, Orsa e Ugl hanno convocato nelle scorse settimane una nuova giornata di stop ai mezzi per il 1 marzo 2025.