Si registrano progressi in merito alla vertenza che riguarda la ditta “Manelli”, impresa che gestisce importanti cantieri a Palermo. Lunedì mattina si è tenuto un vertice in Prefettura alla presenza del management della società e della struttura del sub-commissario per la Depurazione guidata da Toto Cordaro. Momento di confronto durante il quale la società avrebbe palesato la volontà di ritirare la procedura di licenziamento collettivo relativa a 21 dipendenti.
Nonostante il risultato raggiunto però, permane insoddisfazione dal mondo sindacale. Critica la posizione delle sigle dei lavoratori, le quali lamentano “l’assenza di un piano preciso per fronteggiare le criticità economiche riscontrate nel cantiere del collettore emissario“. Secondo quanto si apprende da fonti presenti al tavolo, le parti si aggiorneranno nel mese di novembre per valutare una soluzione che possa garantire i livelli occupazionali e il rispetto degli impegni presi sulle opere da realizzare, in particolare sui cantieri relativi alla realizzazione del collettore fognario sud-orientale.
Vertenza Manelli, si cerca soluzione per portare avanti i cantieri
Come ricordato sopra, i rappresentanti della ditta “Manelli” hanno evidenziato la volontà di ritirare la procedura di licenziamento collettivo relativa a 21 dipendenti impegnati nei cantieri relativi alla realizzazione del collettore fognario sud-orientale. Questo, infatti, non è il solo intervento gestito dall’impresa italiana in città, la quale si sta occupando ad esempio della realizzazione della fermata “Lazio” del passante ferroviario. Inoltre, il management ha assicurato di rispettare la data del 15 di ogni mese per il pagamento degli stipendi. Una situazione sulla quale i sindacati mantengono una posizione di diffidenza.
“Il ritiro della procedura di licenziamento collettivo non fa altro che rafforzare ciò che da mesi diciamo, ossia che il licenziamento è un atto illegittimo – dichiarano i segretari di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil Tirrenica Cosimo Lo Sciuto, Salvatore De Luca e Salvatore Puleo – Assistiamo ancora a una costante emorragia di lavoratori, che stanno lasciando i cantieri in cui è impegnata la Manelli a Palermo. E il solo ritiro dei licenziamenti non è sufficiente e farci ritenere soddisfatti“.
“Continuiamo a essere molto preoccupati per l’assenza di un piano preciso per fronteggiare le criticità economiche riscontrate nel cantiere del collettore emissario. E – aggiungono Lo Sciuto, De Luca e Puleo – auspichiamo che al prossimo tavolo emergano dati e proposte incisive, capaci di garantire serenità ai lavoratori e alla città di Palermo, vista l’importanza dell’opera. Al tavolo si è parlato anche del pagamento delle retribuzioni e ci auguriamo che il timido impegno a rispettare le scadenze contrattuali venga mantenuto”.