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Il punto

Vertice di maggioranza a Palermo: Lagalla blinda Totò Orlando, ma i leader regionali chiedono la sua testa

martedì 8 Ottobre 2024
Roberto Lagalla a Palazzo Palagonia

Gli assessori di Lavoriamo Per Palermo sono blindati, Totò Orlando compreso. Roberto Lagalla ha chiuso la porta a possibili ingerenze degli alleati su tematiche interne alla lista civica che lo ha sostenuto nel 2022. Lo ha fatto in un vertice di maggioranza che il primo cittadino ha convocato questa mattina alle 10 a Palazzo Palagonia. Una riunione durata oltre due ore nella quale erano presenti i principali attori del centrodestra. Tavolo al quale Fratelli d’Italia e Lega hanno mostrato i muscoli, ponendo l’accento sul “no” alla mozione per la trascrizione di figli di coppie omogenitoriali. I meloniani hanno poi palesato al resto della coalizione le priorità da portare in Consiglio Comunale a partire dalle prossime sedute. Ma dal fronte regionale i numeri uno dei partiti del centrodestra continuano a chiedere al primo cittadino di riconsiderare la posizione di Totò Orlando, aprendo le maglie ad una possibile esclusione dell’esponente renziano.

Lagalla blinda Totò Orlando

L’apertura del sindaco è stata dedicata alle polemiche degli ultimi giorni all’interno del centrodestra. Lo scontro fra Palazzo delle Aquile e Palazzo d’Orleans sulle ingerenze dei renziani al Comune di Palermo non è piaciuto molto al primo cittadino che, secondo fonti di Radio Palazzo, avrebbe chiesto agli alleati più a destra maggiore spirito di gruppo, lasciando fuori dal capoluogo siciliano le questioni politiche di stampo regionale e nazionale. L’ex Rettore blinda quindi la posizione dell’assessore ai Lavori Pubblici Totò Orlando, ritenuto dal sindaco fra i principali bracci operativi del governo della città. Un argomento sul quale sarebbero arrivati anche dei rimproveri dal fronte DC su alcune uscite pubbliche fatte dal presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantilllo.

Le priorità di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale

Durante il tavolo di confronto si è parlato dei problemi organizzativi a Sala Martorana. Luogo nel quale Fratelli d’Italia ha affondato con oltre 200 emendamenti la mozione per la trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali. A mostrare i muscoli sono stati proprio i meloniani che, per bocca dei presenti alla riunione, hanno palesato le proprie priorità per l’agenda politica del Comune. Una lista in cui figurano i contratti di servizio delle società Partecipate. Faldone nel quale rientra a pieno titolo la vertenza in essere a casa Sispi. Secondo FdI le altre priorità comprendono anche il PRUSST relativo al complesso edilizio di Baida, la necessità di mandare a gara le opere inserite nell’avanzo vincolato e i debiti fuori bilancio.

La lettera dei coordinatori regionali spegne l’entusiasmo del sindaco

A margine della riunione, fonti di Radio Palazzo parlano di un comunicato che era stato predisposto per dare un segnale di compatezza urbi ed orbi. Tutto tramontato, anche alla luce della lettera inviata dai coordinatori regionali del centrodestra al sindaco Roberto Lagalla. In una missiva firmata congiuntamente da Marcello Caruso (Fi), Giampiero Cannella (FdI), Antonino Germanà (Lega) e Stefano Cirillo (Dc), gli esponenti della coalizione a sostegno del governo della città chiedono a Roberto Lagalla una riflessione sulla figura di Totò Orlando.

Ti rinnoviamo il sostegno e la nostra collaborazione nell’azione amministrativa da te portata avanti nell’interesse della città e che ha già raggiunto notevoli risultati in ordine al risanamento dei conti e al miglioramento dei servizi“, scrivono i segretari di partito. “Tuttavia, alla luce del mutato quadro politico che vede oggi una componente rappresentata all’interno della giunta comunale assumere posizioni in conflitto sia con l’attuale compagine di centrodestra che ti ha supportato alle elezioni, sia con il governo regionale che con quello nazionale” si chiede una verifica politica “non più rinviabile“.

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