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In attesa di scoprire il Progetto Definitivo delle nuove linee di tram a Palermo (3 finanziate su 7 dal “Patto per Palermo”) che dovrebbe esser pronto entro fine settembre, si accende una nuova polemica sul fronte viabilità. L’architetto Cesare Calcara, infatti, chiede come mai “Il Comune cambia il nome, ma l’opera è la stessa di 5 anni fa ideata da me“.
Il riferimento è al nuovo ponte viario che connetterà Piazza Boiardo con via Daidone (accanto la Stazione Notarbartolo), che cinque anni fa fu ribattezzato “Ponte degli Artisti”. Tale progetto fu poi ripescato dal Comune e inserito nel PRG, oltre che nelle opere collaterali del nuovo appalto dei tram.
«A partire dal 2015 – scrive l’architetto che guida lo studio Arch2C – viene divulgata sulla stampa locale la mia idea di realizzare un collegamento parallelo all’esistente viadotto Notarbartolo sull’omonima area ferroviaria. L’ipotesi progettuale (denominata Ponte degli Artisti) venne presentata in diverse occasioni pubbliche, quali convegni all’Università di Palermo ed altre riunioni a cui parteciparono funzionari e tecnici del Comune di Palermo. Tale raddoppio ha origine dalla previsione (poi concretizzatasi) dal perenne ingorgo veicolare dovuto all’estrema riduzione dell’ampiezza delle carreggiate, prodotto dalla presenza della linea tram su via Notarbartolo; dunque dall’esigenza di aumentare la capacità del flusso veicolare su quell’asse di grande importanza soprattutto in casi di necessità, quali emergenze di protezione civile (terremoti, inondazioni ed altre conseguenti a calamità naturali ed antropiche). Con piacere costato che l‘Amministrazione comunale ha di recente confermato (luglio 19) l’interesse a realizzare questo progetto nell’ambito delle opere collaterali al Sistema Tram».
Già nel 2018 Mario Li Castri, allora Capo Area tecnica della riqualificazione Urbana e delle Infrastrutture, sottolineò la volontà di “riprendere questa vecchia idea” che fu poi previsto e inserito nel PRG (costo circa 3 milioni di euro). E nel video divulgativo delle future linee tranviarie prodotto dallo Studio Cassata (vincitore del concorso), compare proprio il nuovo ponte «oggi denominato ‘Rapisardi’- ma che non è altro che il ‘Ponte degli Artisti’ da me ideato e già proposto nel 2015», sottolinea Calcara.
«Ho avuto diverse occasioni di discutere della massima utilità di tale opera anche con il Sindaco Orlando: ricordo che già 2016 a margine di un convegno a palazzo Arcivescovile ebbi l’opportunità di consegnargli dettagli sui costi di tale progetto. Altrettanto se ne parlò durante un incontro personale, avvenuto a novembre scorso a Palazzo delle Aquile; a seguito del quale inviai al Sindaco un resoconto particolareggiato su varie proposte sulla mobilità, tra cui il l’urgenza del ‘Ponte degli Artisti’.
Ultimamente anche l’assessore Giusto Catania, ha ribadito la necessità di realizzare quest’opera, stante la ormai riconosciuta l’esigenza di ripristinare un’organica viabilità nell’area ferroviaria di Notarbartolo e di rendere fluido il collegamento con la “tangenziale“ di viale Regione Siciliana. Non capisco la necessità di cambiare il nome a tale opera, quando anche al Sindaco sembrò appropriato intitolare il ponte a vari artisti. Difatti l’infrastruttura è posta al centro di quartieri (Libertà e Malaspina) la cui toponomastica è dedicata essenzialmente a famosi artisti: pittori quali Sciuti, Raffaello, Borremans, Lo Jacono; poeti e scrittori come Ariosto, Giusti, Boiardo, Pirandello; musicisti quali: Zandonai, Mozart, Cilea, Strauss. Infine l’opera proposta ha sistematica interrelazione con la mobilità dei due viali cittadini intestati ai massimi artisti italiani: Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti. Sono certo che l’illustre poeta e letterato catanese Mario Rapisardi (1844–1912) non avrebbe avuto nulla da ridire se un’opera, così importante per la Città, fosse intitolata all’intera e composita ‘toponomastica artistica’ esistenze in zona. Ovviamente… Rapisardi compreso».
Al netto delle polemiche e della questione toponomastica, il progetto è sicuramente un’ottima idea che decongestionerà il traffico nell’imbuto dell’attuale Stazione Notarbartolo. L’attuale capolinea del tram su piazza Boiardo sarà eliminato in favore del cavalcavia di collegamento con le vie Umberto Giordano e via Daidone. E i tram proseguiranno dritto su via Notarbartolo e via Duca della Verdura.
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