La violenza di genere in Italia rappresenta una piaga sociale sempre più urgente, evidenziata dai dati recenti dell’Eurispes in collaborazione con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale. Nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 19 novembre di quest’anno, ben 106 donne sono state vittime di omicidio.
Questa dolorosa realtà è al centro dell’attenzione, oggi 25 Novembre, durante la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fornendo un’occasione cruciale per analizzare la situazione della violenza di genere e dei reati ad essa associati.
Sebbene il numero complessivo degli omicidi in Italia mostri una tendenza decrescente dal 2007, i femminicidi rimangono costantemente elevati dal 2013 in poi.
I dati
Nel corso del 2022, su 314 omicidi registrati, 124 vittime erano donne, di cui 60 sono state assassinate in contesti familiari o affettivi. Rispetto al 2021, si registra una diminuzione del 4% delle vittime femminili, mentre gli omicidi in ambito familiare sono aumentati del 5%.
Nel periodo dal 2019 al 2022, gli omicidi commessi da partner o ex partner sono diminuiti del 15%, con una corrispondente riduzione del 12% delle vittime donne. Analizzando i “reati spia” nel 2022, si nota un calo degli atti persecutori (-10%) e dei maltrattamenti contro familiari e conviventi (-4%), mentre le violenze sessuali mostrano un incremento dell’11%.
La violenza all’interno delle famiglie: dati preoccupanti
Un’indagine condotta su scala nazionale ha evidenziato che il 24,5% delle donne ha subito violenza da parte del partner, il 30,6% dall’ex partner e il 44,9% da altri membri della famiglia. Da notare che nel 52,6% dei casi, la violenza non si è ripetuta, ma il 33,7% degli episodi ha coinvolto minori.
Le molestie sessuali sono state riportate dall’18,9% delle donne intervistate, mentre solo il 15% di esse ha denunciato tali abusi.
La percezione della violenza emerge anche attraverso il 15% delle molestie sessuali denunciate. In queste situazioni, le donne spesso cercano di porre fine agli abusi chiedendo direttamente al molestatore di smettere (40,3%) o decidendo di evitare i luoghi in cui si verificano gli incontri (21,6%).
Tuttavia, la denuncia formale rimane un passo raro, mettendo in luce l’urgenza di affrontare in modo più efficace il problema della violenza di genere.
Questi dati sottolineano la necessità di interventi più incisivi per proteggere le donne dalla violenza, garantendo risorse adeguate per la prevenzione, la consapevolezza e il supporto alle vittime. Affrontare la violenza di genere richiede un impegno più concreto e diffuso a livello sociale, culturale e istituzionale per promuovere una società in cui le donne possano vivere senza paura e violenza.