Seconda aggressione di un agente penitenziario, in due giorni, nel carcere Pietro Cerulli di Trapani.
Lo denuncia il segretario provinciale del sindacato Sinappe Rocco Parrinello. “L’aumento degli episodi violenti mette a rischio non solo la sicurezza degli operatori, ma anche l’intero sistema penitenziario – dice il segretario – Il primo episodio si è verificato domenica scorsa, quando un detenuto con l’intento di scatenare una rissa ai passeggi ha sottratto le chiavi ad un agente in servizio causandogli un trauma al polso. L’altra, ieri, quando presso il reparto Adriatico, un detenuto con problemi psichiatrici, dopo continue minacce, ha aggredito un agente in servizio. Per entrambi gli episodi è stato necessario il trasporto dei feriti al pronto soccorso“. Il sindacato Sinappe si augura che si possano adottare misure concrete e tempestive per tutelare il lavoro della polizia penitenziaria e ha sollecitato l’introduzione di strumenti di difesa come il taser.
Un altro agente della polizia penitenziaria è stato aggredito durante il servizio nella nona sezione del carcere Ucciardone a Palermo. A denunciare l’ennesimo episodio di violenza Gioacchino Veneziano, segretario generale della Uilpa Sicilia. “Oramai prestare servizio alla nona sezione è come passare da un girone dantesco – dice Veneziano – Ieri sera detenuto con problemi mentali si recava in infermeria, ha cercato di eludere la vigilanza per aggredire un altro recluso. Mentre i colleghi hanno cercato di bloccarlo, lo stesso con una mossa fulminea ha colpito l’agente, ferendolo alla testa al braccio“.