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Museo Accascina

Violenza sulle donne, undici anni di Posto occupato: la mostra e l’evento

martedì 9 Luglio 2024

Sono abusate, manipolate, uccise, violate, ogni giorno. Non sono numeri da aggiungere alle tragedie dei femminicidi, sono donne, e troppe volte, ancora oggi, la loro voce non arriva, non supera la porta di casa. Posto occupato, l’iniziativa di Maria Andaloro contro la violenza sulle donne, è nata undici anni fa. Sono stati undici anni di battaglie e manifestazioni. L’anniversario di Posto occupato quest’anno vede la riproposizione della mostra di Lelio Bonaccorso, “Violate” al Museo Accascina ed un convegno sul tema che si terrà martedì 9 luglio alle 18.

Presente la prefetta Cosima Di Stani, il sindaco di Messina Federico Basile, il direttore del Museo Orazio Micali, l’incontro, moderato dalla giornalista Elisabetta Reale vedrà gli interventi della rettrice Unime Giovanna Spatari, delle scrittrici ed insegnanti Serena Maiorana e Giovanna Cardile, diValeria, Silvia e Fabio, studenti e studentesse con i quali Posto occupato si accinge ad intraprendere un percorso sperimentale per il contrasto alla violenza.

Come ricorda Maria AndaloroFino al 31 agosto è possibile visitare al Museo Accascina le tavole della mostra “Violate”, non c’è stata una cerimonia, una inaugurazione.Il Museo ha aperto i suoi spazi accogliendo le tavole e così, come accade nella vita la mostra è li, a rendere con un tratto d’arte quello che la cronaca ci racconta ogni giorno.Per invitare alla riflessione.Per sensibilizzare e per parlarne e non smettere mai di parlare”

La mostra è stata aperta il 29 giugno, data che coincide con gli 11 anni da quando il primo “Posto occupato” venne riservato a Rometta Marea. Posto occupato è l’iniziativa nata con l’intento di non far abbassare mai l’attenzione attraverso la sensibilizzazione e la prevenzione volte al contrasto della violenza di genere e diffusasi in modo virale e straordinario in tutta Italia.Solo qualche mese dopo, Lelio Bonaccorso, sensibile fumettista illustratore messinese, donò a Posto occupato 10 tavole in stile graphic novel, quale suo contributo alla campagna.

Le 10 tavole divennero così una mostra itinerante dal nome “Violate” e, in questi anni, sono state esposte in tutta Italia.

Violate sono le donne ignorate, manipolate, abusate e assassinate.La mostra si compone appunto di dieci illustrazioni, che rappresentano alcune modalità, con le quali donne, di ogni età e condizione, subiscono un abuso.

L’autore parte correggendo la prospettiva con la quale si tollerano alcune pratiche quotidiane ed arriva alla denuncia degli atti più eclatanti, che culminano con il femminicidio: sono dunque illustrate violenze come la molestia sul lavoro, l’orrore delle spose bambine, la tortura dell’acido o delle percosse, la violenza assistita, la lacerazione psicologica indotta vedendo la tragedia abbattersi sulle persone care.

Dalle dieci tele emerge un’umanità femminile varia, accomunata dalla solitudine che le avvolge in un silenzio del quale si nutre la spirale della violenza, spesso patita fino all’ultimo respiro.

Tutte violenze che sono rintracciabili nel quotidiano di troppe realtà, come emerge anche dall’ultima indagine ISTAT: in Italia 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni.

Un fenomeno senza distinzione geografica, economica e sociale.

Le illustrazioni sono state ospitate da Scuole, Università, Teatri, Comuni, Province e Regioni; ricordiamo, fra gli altri, il comune di Torino e l’università di Cagliari, a Roma nella sede nazionale dell’INPS, il comune di Milazzo, l’ITTS “Buonarroti” a Trento, il teatro Cristallo a Bolzano a Napoli in tutto l’hinterland grazie alla Consulta regionale femminile, in tutto il lodigiano grazie alle Democratiche lodigiane, a Milano presso il Consiglio regionale, da Caserta a Barletta, da Firenze a Castelbuono, da Villimpeta a Catania, sulla nave Telepass Caronte e tourist, a Fiesole, a Canosa di Puglia e in decine di altre locations.

Sarà distribuita una cartolina con i numeri e le app utili per chiedere aiuto, sostegno o segnalare episodi di violenza di cui si è a conoscenza.

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