Dedicato a tutte le persone intrappolate da se stesse
Liberi e nobili, oggi ho deciso di intrattenervi con una lettera dedicata a tutte le persone intrappolate da se stesse, in ruoli troppo stretti da sopportare. Personalmente, ho appreso che è molto importante trovare un modo per volare, sempre, anche quando si ha la sensazione di avere le ali troppo fragili per farlo ancora.
Ho imparato e voglio provare a trasmetterlo a voi lettori che il gesto di amore più importante che si possa fare, nei confronti di noi stessi e degli altri, è di lasciare e lasciarsi andare. Quando il sistema non funziona, occorre pensare alle strategie possibili per adattarci e per adattare gli altri a noi. Commisuriamo sempre ciò che desideriamo e vogliamo veramente con i mezzi, i modi e gli strumenti di cui ci serviamo per realizzarci.
Viviamo il possibile e lasciamo andare l’impossibile. Mettiamolo nel cassetto, mentre operiamo per realizzarlo. Attenzione agli inganni della mente che ci fa credere di essere nell’unico posto raggiungibile. Non lasciamo che i rapporti degenerino, trascinandoceli fino a che non ci distruggono, impedendoci anche di impiegare meglio il tempo che abbiamo a disposizione. Un tempo che ha un’importanza diversa per uomini e per donne.
Il mio vuole essere un esorto a seguire un codice interiore che ci porti a vivere nel pieno rispetto di ciò che siamo e ciò che possiamo avere e domandare a noi stessi e agli altri. Non si può vivere bene e felici se non c’è la giusta corrispondenza nei rapporti, se non c’è rispetto, considerazione, affinità, armonia. Non si tratta di perfezione, ma di compromessi.
Auguro a tutti una lieta visione. La mia voce, nel piccolo, accompagni le vostre scelte future.
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