Proseguono le indagini sul sedicente intermediario di vaccini Atrazeneca denunciato nelle scorse ore per tentata truffa e sostituzione di persona. Si sta cercando, infatti, di far luce sulla posizione del 50 enne di Santa Teresa di Riva interessato da una perquisizione avvenuta nelle prime ore della mattinata di sabato 6 febbraio.
I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Perugia, in collaborazione con i colleghi del NAS di Catania e del Comando Provinciale di Messina, ed in particolare con i militari dell’Arma della Compagnia di Taormina, hanno effettuato nella circostanza una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica di Perugia presso l’abitazione del sedicente intermediario di “Astrazeneca Internazionale” che, a quanto risulta, nei giorni scorsi, addirittura prima dell’approvazione da parte di EMA (Agenzia Europead delFarmaco), aveva tentato di proporre la vendita di una fornitura di vaccini anti Covid-19 direttamente alla Regione Umbria.
L’uomo, a supporto della sua legittimazione affermava (sempre falsamente) l’interesse di altre regioni italiane all’acquisto, ha fornito anche credenziali e la documentazione certificativa di Paesi stranieri, sui quali sono in corso indagini in relazione alla loro genuinità. Gli inquirenti stanno effettuando ulteriori approfondimenti sulla vicenda e sulle dichiarazioni rese dall’indagato. Si sta cercando, tra i vari aspetti, di appurare se il soggetto interessato dalla perquisizione abbia agito da solo o se vi siano state altre persone collegate ai fatti in questione.
L’Azienda, abusivamente coinvolta dallo pseudo intermediario, intanto ha disconosciuto ogni rapporto contrattuale al di fuori di quelli stipulati con le previste Autorità Governative e sta valutando di procedere per le vie legali.
Nel corso della perquisizione, i militari hanno sottoposto a sequestro materiale informatico e copiosa documentazione di interesse investigativo. Le indagini vanno avanti e non si escludono, dunque, ulteriori sviluppi.
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