“Continua a crescere il numero di casi di infezione da West Nile Virus nell’ultima settimana, anche se con minore intensità”. Negli ultimi 7 giorni sono state 14 le infezioni segnalate in Italia, per un totale di 551 casi da inizio giugno 2022 (erano 537 nell’ultimo bollettino). Mentre i decessi salgono a 31, ovvero tre in più rispetto ai 28 registrati una settimana fa.
Lo indica il nuovo bollettino della sorveglianza integrata a cura dell’Istituto Superiore di Sanità del 5 ottobre. Il primo caso umano della stagione è stato segnalato dal Veneto nel mese di giugno nella provincia di Padova. Tra i casi confermati, sono stati notificati 31 decessi (di cui 5 in Piemonte, 5 in Lombardia, 16 in Veneto, uno in Friuli-Venezia Giulia, 3 in Emilia Romagna e uno Sardegna).
Dei 551 casi registrati, 278 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva. Di questi: 38 in Piemonte, 24 Lombardia,133 Veneto, 5 Friuli-Venezia Giulia, 67 Emilia-Romagna, 3 Toscana, 1 Sicilia, 7 Sardegna. Mentre 83 sono i casi identificati in donatori di sangue.
La maggior parte delle persone infettate dal virus del Nilo Occidentale, ricorda l’Iss sul sito web Epicentro, “non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri”. Ma negli anziani e nelle persone debilitate “la sintomatologia può essere più grave”.
I sintomi più gravi si presentano in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e “comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. In un caso su mille, infine, il virus può causare un’encefalite letale”