Si apre una settimana importante per il Palermo in campo, per lo scontro diretto di Bari, ma soprattutto fuori per via dell’udienza del 7 dicembre in cui si dovranno valutare le carte del club per valutare l’eventuale istanza fallimentare.
E Maurizio Zamparini fa sapere di essere “addolorato” per questa situazione, spiegando che i conti della società sportiva sono in regola. “Questa è purtroppo la situazione che addolora pesantemente il mio cuore, perchè dopo cinquant’anni di vita specchiata di imprenditore in questo paese dove ho dato tanto e in questi 15 anni di Palermo in cui ho dato tanto raccolgo queste cose – spiega il patron rosanero sul sito ufficiale – Ma anche le cose negative servono per crescere, questo l’ho imparato nella vita. Supereremo anche questo ostacolo. Io spero solo che sappiano leggere la verità delle cose e non le ipotesi fatte da un ex finanziere con una perizia. Io non ho niente contro la Guardia di Finanza, ho tanti amici finanzieri. E’ chiaro che la loro logica è quella dell’inquisizione e non quella della realtà delle cose. Noi siamo sicuri con i nostri tecnici e sono sicuro io con i nostri conteggi. Non c’è nessuno dalla porta del Palermo che chiede soldi, perché non c’è nessun insoluto”.
“E’ una situazione paradossale – aggiunge Zamparini – però questa è la situazione, non sono come commentarla. Sono deluso da questo paese. Bisogna chiamare gli imputati e chiedere, nessuno ci ha mai chiamato, ce lo chiederà il tribunale fallimentare. Però ce lo potevano chiedere molto prima del tribunale, i nostri uffici sono aperti. I giornali che danno informazioni sui debiti del Palermo fantasiose sono invitati da tempo a venire nella nostra amministrazione, dove vi metteremo a disposizione non supposizioni ma documenti dove si può vedere qual’e’ il nostro indebitamento e la nostra situazione. Non l’hanno mai fatto, preferiscono fare supposizioni. Sono molto dispiaciuto”.