I problemi, le criticità e le possibili soluzioni. La politica apicale, ovvero quella europea, si confronta direttamente con i territori. La commissione Hous si è recata questa mattina in via Primo Carnera, all’interno del quartiere Zen di Palermo. Motivo del contendere la necessità di constatare i disagi vissuti sul profilo dell’emergenza abitativa, o housing sociale che dir si voglia. A capitanare la delegazione la presidente Irene Tinagli, affiancata dall’eurodeputato di Forza Italia Marco Falcone e dall’assessore alle Politiche Abitative del Comune di Palermo Fabrizio Ferrandelli. Un momento di confronto con il mondo delle associazioni che vivono ogni giorno il quartiere che è stata anche occasione per constatare la situazione di degrado e di incuria vissuta dell’area residenziale della VII Circoscrizione.
Il viaggio della commissione Hous fra i problemi dello Zen
Problemi che vanno avanti da anni e che non sono stati mai risolti. Ciò nonostante alcuni interventi condotti dalle varie Amministrazioni Comunali che si sono succedete negli ultimi decenni. Lo spazio progettato da Renzo Piano è stato vandalizzato e riempito di rifiuti. A terra si può trovare perfino un estintore. Il campetto intitolato ad Andrea Parisi presenta un manto erboso pieno di buchi. La speranza di riqualificazione è legata ad un emendamento al vaglio del Consiglio Comunale nell’ambito del piano triennale delle opere pubbliche che dovrebbe essere votato a breve. Infine, la piazza dello Zen resta in attesa di una riqualificazione promessa da anni ed ancora non attuata. I fondi ci sono, la variante urbanistica necessaria agli espropri è stata votata. Ora tocca al Comune di Palermo agire per tempo.
L’inciviltà del palermitano
In questo mare di incuria e burocrazia, c’è poi un elemento che peggiora tutto, che rende tutto più brutto. L’inciviltà di alcuni concittadini. Fra le 9 e le 10 del mattino sul posto si sono fermate decine di auto, i cui conducenti ne hanno approfittato per scaricare i propri rifiuti all’interno dei cassonetti presenti in via Primo Carnera. Il tutto violando gli orari di conferimento e, con ogni probabilità, i regimi di raccolta differenziata dei relativi quartieri di provenienza. Uno spettacolo desolante ma necessario a far capire, a chi ha visitato oggi i luoghi, cosa si prova a vivere ogni giorno fra i padiglioni dello Zen. “Abbiamo voluto portare la commissione Hous qui per fargli vedere la situazione senza fronzoli – ha spiegato l’assessore Fabrizio Ferrandelli -. Abbiamo fatto una scelta: far parlare gli attori sociali del territorio. Ci sono tutte le associazioni che lavorano allo Zen. Enti che raccolgono i bisogni e le criticità del quartiere. Ciò permette di offrire elementi concreti“.
L’appello delle associazioni dello Zen alla commissione Hous

E sono proprio le associazioni a spiegare agli europarlamentare le difficoltà vissute dai cittadini dello Zen. A cominciare dalle difficoltà di trovare una casa o a regolarizzare la propria posizione abitativa. “Va capito se c’è la volontà di rendere agevole il percorso per regolarizzare le posizioni delle persone in emergenza abitativa – racconta Fabrizio Arena del “Laboratorio Zen” -. Rispetto agli spazi pubblici, portiamo avanti battaglie da anni. Certamente, un tavolo permanente sulla gestione di queste aree servirebbe“. E Serena Fleres, dell’associazione “Albero della Vita”, ha aggiunto: “Sono tutte situazioni che rispecchiano la realtà che si vive qui allo Zen. Un campetto non può essere senza manutenzione. Non ci può essere una piazza senza lavori. Vorremmo essere lente d’ingrandimento su problemi che ci sono da troppi anni“.
Tinagli: “Su emergenza abitativa bisogna invertire la rotta”
Durante la visita, la commissione Hous ha avuto modo di visitare le strade del quartiere Zen. Poi, più tardi, si recherà presso la presidenza della Regione Siciliana per incontrare il governatore Renato Schifani. Una situazione sulla quale la presidente Irene Tinagli ha tracciato una linea ben precisa. “Dobbiamo invertire rotta. Dare delle indicazioni chiave a livello europeo su come aiutare i cittadini. La casa è un elemento di crescita e di integrazione. Dobbiamo partire da lì. Sappiamo che ci sono realtà difficili. Problemi stratificati nel tempo. Non sarà semplice. Ma se non iniziamo a lavorare tutti insieme, anche abbandonando le polemiche politiche, per immaginare soluzioni concrete rischiano di non dare risposte ai cittadini“.
Falcone: “Serve dialogo fra tutti i livelli di governo”

Sullo stesso piano le parole dell’eurodeputato di Forza Italia Marco Falcone. “Deve esserci una concertazione fra tutti i livelli di governo, dall’Unione Europea agli enti locali. Per la prima volta l’Europa sta mettendo in campo il più grande intervento sull’housing sociale. In una prima fase saranno messi a disposizione 10 milioni di euro dai fondi FSC, a cui si aggiungeranno 15 milioni di euro stanziati dalla BEI. Inoltre, ci saranno altre risorse europee. Da un lato guarderemo alle manutenzioni, dall’altro alla creazione di nuove case. Ciò attraverso forme di sostegno al reddito e alle politiche residenziali universitarie“