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Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, è intervenuto alla riunione di Confindustria a Catania, alla presenza del presidente Vincenzo Boccia. Tanti i temi toccati, fra cui gli investimenti della Regione Siciliana sul settore secondario, sul dissesto idrogeologico e sullo sviluppo tecnologico.
“La vera ricchezza si chiama impresa. Nelle aree industriali siciliane abbiamo previsto cinquantaquattro milioni di euro per interventi sulle infrastrutture, per rendere adeguate queste aree – dichiara il presidente della Regione -. Alle associazioni industriali abbiamo soltanto chiesto i progetti e saranno subito finanziato perché le risorse sono già a nostra disposizione“.
Nello Musumeci sottolinea l’aumento degli investimenti per le aziende e sul fronte del rischio idrogeologico: “Nel 2017 (governo Crocetta n.d.r.) sono state aggiudicate dagli uffici regionali gare per lavori pubblici per ottanta milioni. L’anno successivo, con il mio governo, abbiamo superato centoundici milioni di euro. Nell’anno in corso siamo quasi a cento milioni e contiamo di arrivare a centosettanta milioni di euro entro il 31 dicembre. Lo stesso ritmo lo ha tenuto l’ufficio del commissario straordinario per il dissesto idrogeologico, diretto dal sottoscritto. Su questo fronte e su quello dell’erosione delle coste siamo la prima regione italiana per spesa“.
Il governatore sottolinea i progressi effettuati grazie all’Irfis, ovvero la banca regionale: “Ho trovato una regione che fra il 2016 e il 2017 non aveva finanziato con fondi europei nessuna impresa (la Sicilia n.d.r.). Nel biennio non ancora concluso sono state finanziate 1641 imprese, impegnando risorse per circa 300 milioni di euro. Attraverso l’Irfis, ovvero la Banca della Regione, sono stati concessi finanziamenti a 600 aziende, erogando circa 80 milioni di euro“.
“Tra tutte queste iniziative sono orgoglioso di avere sbloccato il Fondo Sicilia, che si trovava tra le pieghe del bilancio regionale. – sottolinea Musumeci – Oggi questo fondo, messo a disposizione dopo trent’anni, conta circa 90 milioni di euro e può finanziare per circa 900 milioni al di fuori dei parametri di Basilea“.
Infine, il presidente della Regione Siciliana ha chiosato sui grandi cantieri e sulle Zes: “Siamo la Regione più cablata d’Italia. Abbiamo speso 187 milioni per la banda larga. Infine, abbiamo definito il perimetro delle Zes. Adesso restiamo in attesa del giudizio del governo centrale e del decreto d’attuazione del piano per le grandi opere e dei grandi cantieri“.