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Circolo Centro Storico

Zona Falcata Messina, l’appello di FdI: “I fondi ci sono, è l’ora di rimettersi in moto”

martedì 4 Luglio 2023

Negli anni scorsi è sempre stata una mobilitazione per il recupero e la riqualificazione, ecco perché la nuova iniziativa del Circolo Territoriale Messina Centro Storico di FdI per la zona Falcata è nel segno della continuità.

Il Circolo territoriale ha inviato una lettera ad autorità e vertici regionali, ognuno per le proprie competenze, chiedendo di intervenire e affrontare le questioni riguardanti la riqualificazione di una porzione di territorio fondamentale per il rilancio della città dello Stretto.

I rappresentanti di FdI ricordano il ruolo fondamentale svolto nelle mobilitazioni dallo storico e studioso Franz Riccobono, morto lo scorso anno, e che  è stato una vera a propria guida ai tesori della Falce. La sovrapposizione delle competenze di più Amministrazioni ha per lungo tempo ingessato il percorso di rilancio dell’area: Autorità portuale dello Stretto, Soprintendenza ai Beni culturali, Amministrazione Militare, Comune di Messina e ancora a vario titolo Genio Civile, Università di Messina, CNR. Fortunatamente negli ultimi anni si è registrato un clima di collaborazione istituzionale.

L’ex governo Musumeci ha finanziato nel novembre 2021 per euro 1.252.078,38, il Progetto di recupero, riqualificazione e valorizzazione della Real Cittadella di Messina”, affidandone il ruolo di Stazione appaltante alla Soprintendenza per i Beni culturali di Messina. La gara di evidenza pubblica è stata regolarmente espletata e aggiudicata in favore di un qualificato raggruppamento temporaneo di professionisti. Si attende quindi la consegna del progetto finale, che potrà costituire la base, esecutiva e cantierabile, per l’avvio dei lavori. Sempre la giunta Musumeci aveva stanziato per i lavori di recupero e riqualificazione la somma di Euro 17.626.000,00 per l’esecuzione degli interventi.

“Stando così le cose- scrive il Circolo di FdI-  all’Assessore regionale dei Beni culturali e al Dirigente generale del Dipartimento regionale dei Beni culturali si chiede di voler chiarire se – una volta acquisito, da qui a breve, il progetto di recupero, riqualificazione e valorizzazione – le suddette ingenti risorse (circa 18 milioni di Euro) siano ancora disponibili e soprattutto, trattandosi di anticipazioni a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027, se le stesse siano state definitivamente approvate dal Cipess. Si tratterebbe, come è fin troppo ovvio, di un importantissimo segnale di attenzione del Governo regionale per la Città di Messina”

Per quanto riguarda la  Stele della Madonnina, Porta Spagnola, Lanterna del Montorsoli nel 2021 sempre la Regione ha stanziato 1.178.473,05 euro per la realizzazione dei lavori di:

–  messa in sicurezza della Stele della Madonna della Lettera;

–  messa in sicurezza della Porta Spagnola, restauro e valorizzazione degli elementi lapidei e dei bassorilievi;

–  messa in sicurezza del Portale di accesso alla Lanterna del Montorsoli.

In quest’ultimo caso, il ruolo di Stazione Appaltante è stato assegnato all’Ufficio del Genio civile di Messina.

 “Si è appreso che nonostante i tre lavori siano stati regolarmente aggiudicati, non si è ancora provveduto a stipulare i contratti con le imprese individuate, di guisa che solo una delle tre avrebbe accettato di iniziare le attività sotto riserva di legge, mentre le altre due attenderebbero ancora di avere sottoscritto il contratto.  Al Dirigente generale del Dipartimento regionale Tecnico, pertanto, anche in qualità di “superiore gerarchico” dell’Ingegnere Capo dell’Ufficio del Genio civile di Messina, si chiede di voler autorevolmente intervenire al fine di acquisire le informazioni del caso e sbloccare, ove confermata, la descritta situazione di impasse”.

Altro tema importante è quello della bonifica dei siti inquinati. La somma necessaria è di almeno 80 milioni di euro per consentire un’integrale bonifica dell’area (circa 144 mila metri quadri di terreno). Di recente il Direttore generale del Comune di Messina, ing. Salvo Puccio, ha dichiarato che” per iniziare a provvedere alla bonifica delle aree su cui insiste la sola Real Cittadella (quelle su cui, si ribadisce, la Regione Siciliana ha nel 2021 destinato quasi 18 milioni di Euro ai fini della realizzazione del Museo open air già oggetto di progettazione) potrebbe essere sufficiente una risorsa addirittura inferiore al milione di Euro, con ciò potendosi dare un forte e contestuale segnale di volontà all’avvio delle opere, prima, di bonifica e, poi, di riqualificazione”

Gli esponenti di Fratelli d’Italia ricordano infine che lo scorso anno su proposta della sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano  per gli interventi di bonifica e risanamento ambientale e di rigenerazione dell’area denominata “Zona falcata” di Messina, è  stato stanziato un contributo pari a 2 milioni di euro per l’anno 2022, a 8 milioni di euro per l’anno 2023 e a 10 milioni di euro per l’anno 2024. Già da luglio era stato annunciato in conferenza stampa che a settembre sarebbero stati a disposizione i 20 milioni come distribuiti sul triennio 2022/2024 e, nel contempo, sarebbe stato nominato il Soggetto attuatore.

Il Circolo territoriale Messina Centro Storico evidenzia come finora non si sia provveduto pertanto chiede alla sottosegretaria Siracusano: “se i primi 2 milioni di euro, stanziati per il già trascorso anno 2022, siano andati perduti o siano ancora nella disponibilità della Città;    se analoga sorte rischiano a breve di subire gli 8 milioni previsti per il 2023;  se si sia provveduto – o si stia perlomeno provvedendo – alla nomina del Soggetto attuatore che sarà incaricato dell’impiego della complessiva risorsa e a quale Ente, pubblico o privato, si starebbe immaginando di rivolgersi.

Al presidente dell’AP Mario Mega il Ciricolo chiede quale proprietaria delle aree demaniali, avvalendosi del Piano già messo a disposizione dall’Università degli Studi di Messina, di voler nell’immediatezza finanziare e appaltare uno “stralcio” delle attività di caratterizzazione e bonifica limitatamente cioè alla porzione di territorio su cui insiste la Real Cittadella, ove occorra agendo in anticipazione con risorse proprie, salvo ottenerne la restituzione una volta registrato e pubblicato il provvedimento di assegnazione da parte del Comitato interministeriale.

L’appello a tutte le autorità e istituzioni è a “rimettersi in moto”, instaurando tutte le sinergie del caso, per favorire il percorso di rilancio dell’area che a differenza di qualche anno fa, stante le significative risorse assegnate o preassegnate e l’assolvimento di numerosi adempimenti amministrativi prima sopiti, sembra finalmente pronto per essere avviato.

 

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