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SCHEDA N.2: Raddoppio Ponte Corleone

domenica 3 Dicembre 2017
Ponte Corleone

Il contratto fu stipulato con la Cariboni il 19 marzo 2007 e – “a seguito di grave inadempimento contrattuale” – la Giunta Comunale (epoca Cammarata) deliberò la rescissione dell’appalto il 30 maggio 2008.

Il 6 ottobre 2010 viene notificato al Comune un atto di citazione in cui l’impresa chiede i danni poiché ritiene illegittima la risoluzione contrattuale. Il primo grado si conclude nel 2014 con ottimi segnali per Palazzo delle Aquile: il Tribunale civile di Palermo rigetta le domande avversarie e dispone una Ctu per la quantificazione del danno patrimoniale subìto dall’Amministrazione Comunale.

COSTI. Il costo iniziale era di 14 milioni di euro, mentre oggi ne servono 21. Qui la Cariboni lasciò i lavori al 15%, realizzando le “spalle” (vedi Foto) sul lato di fronte al Baby Luna.

L’opera è importantissima poiché servirebbe a eliminare la strozzatura sul viadotto che attraversa il fiume Oreto. La struttura esistente, inoltre, oggi è davvero malconcia. Tanto che nel 2005 una perizia di un tecnico avrebbe attestato la necessità di provvedere ad una manutenzione straordinaria (dal costo di altri 20 milioni).

Una struttura dunque vecchia e potenzialmente pericolosa, specialmente se si pensa che da quel ponte transitano ogni giorno centinaia di migliaia di automobilisti provenienti da Palermo e Provincia.

Negli ultimi anni circolava addirittura la voce secondo cui verrebbe rinnovata ogni 6 mesi l’agibilità (o meglio, la possibilità di circolarvi sopra). Il Genio Civile di Palermo, Manlio Munafò, non ne è a conoscenza: «No ne so nulla, onestamente. Provate a sentire la Protezione civile».

Cerchiamo Francesco Mereu, architetto della Protezione Civile comunale: «Noi – spiega a ilSicilia.it – interveniamo per le attività in emergenza, per l’ordinario ci sono i tecnici comunali. So che da tempo è richiesta una manutenzione straordinaria perché il Ponte è vecchio, credo abbia 70 anni. È arrivato il momento di intervenire». Sulla questione “pericolosità” però non si pronuncia: «Non me ne occupo io, ma il Polo Tecnico Infrastrutture».

Viale Regione Siciliana, limite 30km/h
Viale Regione Siciliana, limite 30km/h

Andiamo quindi in via Ausonia e ci viene smentita la voce dei 6 mesi: «È una voce totalmente falsa». È certo però che il Comune, da anni ormai, in quel tratto si è visto costretto a ridurre il limite di velocità a 30 Km/h, vietando pure il transito ai mezzi con peso per asse superiore a 11 tonnellate e il sorpasso ai mezzi pesanti da 3,5 tonnellate. Questa l’unica mossa finora per evitare di sovraccaricare il Ponte con eccessive vibrazioni. Limiti e divieti che – in verità – nessuno rispetta. È infatti quasi impossibile andare in auto a meno di 30 km/h in una tangenziale come viale Regione Siciliana. E la presenza dell’autovelox mobile è stata da molti bollata sui social come facile strumento “per fare cassa”.

Da via Ausonia poi precisano: «Il Ponte Corleone non ha 70 anni, ma 55… Ci siamo prodigati quest’anno a fare un Accordo Quadro col Consiglio Comunale, che ha approvato un emendamento per aprire un mutuo da 2,8 milioni di euro per la manutenzione dei ponti cittadini. Da quella cifra tireremo fuori le somme per una manutenzione “tampone” per il Ponte Corleone. Non ci sono in cassa i 20 milioni necessari. Però se ci arriva il placet su questa piccola somma, partiamo subito col bando per l’intervento tampone».

E a taccuini chiusi aggiungono: «Certo che questa Cariboni ci ha creato un sacco di problemi. La sua debacle ci ha messi in ginocchio e ancora non se ne vede la fine visto che ci sono 3 cause aperte. Per fortuna col “Patto per Palermo” abbiamo le somme per il raddoppio. L’anno prossimo, nel 2018, bandiremo certamente la gara per aggiornare il progetto».

Raddoppio Ponte Corleone (rendering)
Raddoppio Ponte Corleone (rendering)

TEMPI. Oggi pare ci sia l’intera copertura finanziaria per il raddoppio del ponte. Qualora non ci fossero più i fondi ex Agensud, il Comune ha pensato di rivisitare il progetto, «integrando il finanziamento, attingendo le risorse dal sottopasso Perpignano». Per ripartire bisogna prima effettuare delle indagini preliminari. Secondo le più rosee previsioni la gara potrebbe essere indetta entro il 2018, grazie proprio al “Patto Per Palermo”.

Per quanto riguarda invece la manutenzione straordinaria del Ponte esistente, l’intervento è inserito tra quelli prioritari nel “Programma triennale delle Opere Pubbliche”. Ma i soldi non ci sono e presto si farà un intervento “tampone”.

Insomma questa è una vera “patata bollente”. Tutti ammettono la vetustà del Ponte Corleone, negando il possibile rischio crollo.

Speriamo solo di non dover raccontare una tragedia annunciata, e dire un giorno: “Noi lo avevamo detto”.

 

CONTINUA L’APPROFONDIMENTO SULLE INCOMPIUTE EX “CARIBONI”:

SCHEDA N.3: Collettore Sud Orientale

OPPURE TORNA INDIETRO:

SCHEDA N.1: Il Sottopasso di via Perpignano

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