Secondi solo al Lazio. Questi i dati forniti dall’Osservatorio dell’Inps che ha monitorato provincia per provincia il numero dei giorni di malattia sia nel privato sia nel pubblico. Parallelamente i lavoratori regionali, invece, risultano riducono le loro assenze. Nel 2015 sono stati trasmessi 12,1 milioni di certificati medici per il settore privato e 6,3 milioni per la pubblica amministrazione, entrambi i dati in aumento rispettivamente del 4,3% e del 4,9 sul 2014. Ciò che stupisce è il dato riguardante i dipendenti pubblici del Lazio con il più alto tasso di assenteisti; 860 mila certificati medici presentati nel 2015, circa 10 mila in meno rispetto all’anno precedente. Al secondo posto, come detto, la Sicilia che passa da 774 mila certificati medici presentati nel 2014 a 776 mila l’anno successivo. Il giorno con il maggior numero di assenze per malattia è il lunedì; dato valido il Sicilia così come in Italia.
I dati soddisfano l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri: “Sono in calo sia il numero dei certificati medici sia i giorni di assenza complessivi. Le cause sono tante, difficile trovarne una in particolare. Sicuramente il fatto che molti dipendenti sono andati in pensione ha migliorato la situazione, molti erano demotivati, purtroppo i regionali sono spesso stati additati in maniera negativa. Ma noi stiamo cercando di dare nuove risposte e di valorizzare il personale – continua – Sicuramente inciderà anche il rinnovo dei contratti. Abbiamo avviato la contrattazione coi sindacati e in Finanziaria stanzieremo le somme necessarie. Si era parlato di 5, 10 milioni, ma credo siano pochi. Di certo il rinnovo sarà proporzionale a quello degli statali”.
Nel complesso l’Inps ha rilevato che 2015 sono andati persi per malattia quasi 111 milioni di giorni di lavoro, con una crescita complessiva rispetto al 2014 del 2,07%. L’incremento maggiore, pari al 3,3 per cento, si è registrato nel pubblico con 32,5 milioni di giorni persi su un numero totale di circa tre milioni di lavoratori. Nel settore privato invece su un totale di 78,4 milioni di giorni di lavoro persi per malattia, su circa 12 milioni di lavoratori, l’aumento è stato dell’1,56%.