Inaugura il 22 dicembre e resta allestita fino al 26 marzo la mostra Guttuso. La forza delle cose negli spazi di Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia.
Saranno esposte 47 nature morte, indagini ossessive dell’artista su una serie di oggetti che si animano nelle tele e che diventano i protagonisti indiscussi delle opere grazie alla straordinaria forza espressiva e alla potenza cromatica. Il pubblico può godere di una prospettiva inedita e di grande fascino sul percorso artistico del maestro siciliano, studiando la forza delle cose rappresentata nelle opere, da qui il titolo. In mostra saranno opere degli anni Trenta e degli anni Quaranta che documentano l’impegno dell’artista a testimoniare la drammatica condizione esistenziale, imposta dalla dittatura e dalla tragedia della guerra. Nel dopoguerra, con Finestra (1947) o Bottiglia e barattolo (1948), il crescente interesse verso la sintesi post-cubista picassiana rivela il profondo impegno dell’artista nel recupero della cultura artistica europea per arrivare, negli anni Sessanta, a una nuova fase che rivela una dimensione più meditativa, derivante anche dalla elaborazione, nei suoi scritti, dei temi del realismo e dell’informale, visibile ne Il Cestello (1959), La Ciotola (1960) e Natura morta con fornello elettrico (1961). Quello della natura morta è un genere che Renato Guttuso ha praticato nell’intero arco della sua attività e che costituiscono una componente essenziale della sua produzione.”Se la pittura non penetra l’oggetto e non ne svela le vibrazioni – scrive lui stesso nel 1933 – se non arriva partendo dall’oggetto e dall’osservazione sentimentale di esso alla creazione di un equivalente plastico dell’oggetto non si perviene alla poesia, ma si precipita nella fotografia”.
A curare l’allestimento Fabio Carapezza Guttuso e Susanna Zatti, direttrice dei Musei Civici di Pavia e le opere provengono da prestigiose sedi espositive tra le quali il MART di Rovereto, la Fondazione Magnani Rocca, i Civici Musei di Udine, il Museo Guttuso, la Fondazione Pellin e alcune importanti collezioni private. Il percorso espositivo è arricchito da fotografie – alcune inedite – concesse dagli Archivi Guttuso e da frammenti video messi a disposizione da Rai Teche che raccontano la vita, intima e pubblica, dell’artista mostrando anche i luoghi del suo lavoro e delle sue relazioni con importanti scrittori come Moravia, Vittorini, Saba e Levi, scultori come Manzù e Moore, poeti come Pasolini e Neruda, registi come De Sica e Visconti e artisti come Picasso: rapporti che influenzeranno i suoi lavori e ispireranno non solo dipinti, ma anche illustrazioni per libri, scenografie teatrali, collaborazioni cinematografiche, sodalizi letterari e politici.
La mostra è organizzata in occasione dei 25 anni della nascita di Fondazione Sicilia, con Sicily Art & Culture e in collaborazione con gli Archivi Guttuso e il Comune di Pavia – Assessorato alla Cultura e Turismo.