“Il professor Bramanti non ha più argomenti. Dico ai colleghi di tutte le società partecipate del Comune di Messina che non hanno alcun motivo di preoccuparsi: il professor Bramanti vi dice che voglio licenziarvi per rubarvi il voto ma non è così. Faremo anche una colletta per pagare il biglietto di sola andata per Dino ed i suoi sodali”. A 48 ore dalla chiusura della campagna elettorale Cateno De Luca lancia lo sprint finale verso il ballottaggio che domenica decreterà il nome del nuovo sindaco di Messina e incoronerà lui o il suo rivale, Dino Bramanti.
“Ho detto di volermi candidare a sindaco di Messina il 1 aprile 2017 – afferma De Luca – è iniziato tutto lì e molti pensavano che fosse un pesce d’Aprile. Poi le elezioni regionali sono state un referendum per capire se c’erano le condizioni definitive per portare avanti il mio progetto politico e da quelle risultanze abbiamo avuto chiarissima e tangibile riprova della voglia di cambiamento da parte dei messinesi. Adesso siamo ad un passo dalla svolta totale per Messina, siamo vicinissimi al traguardo e stiamo lottando con grande determinazione per poter conseguire un successo che non sarà semplicemente quello di Cateno De Luca ma un’affermazione dei messinesi che vogliono la rinascita e il rilancio della loro terra. Noi abbiamo messo in campo 6 liste senza partiti, senza politici alle nostre spalle e senza pupari, e senza consiglieri comunali in carica. Chi vota per noi sceglie un sindaco e una squadra che non ha mai avuto a che fare con il palazzo comunale. I messinesi stanno comprendendo il nostro impegno e lo stanno sostenendo con forza e siamo certi che lo faranno in modo ancor più ampio domenica prossima in occasione del ballottaggio”.
“Io ho fatto 300 pagine di programma per prevedere delle cose concrete da fare in modo reale e non per limitarsi, invece, come altri al solito libro dei sogni. Servizi al cittadino, infrastrutture strategiche ed imprese e lavoro per Messina e per i messinesi: queste sono le tre priorità assolute”, evidenza il deputato.
“Vogliamo restituire ai messinesi una città normale – ha aggiunto De Luca -. Oggi manca l’acqua, una parte delle periferie ancora non è servita dal metano, regna la sporcizia ovunque e la potatura degli alberi non si fa da anni. Non si ha nessuna traccia di interventi di derattizzazione e deblattizzazione, cose che non si fanno mai. L’ordine pubblico non esiste come concetto e come valore e di riflesso aumentano abusivismi e concorrenze sleale alle attività imprenditoriali. Ci sono tanti disturbatori ai semafori e in alcuni orari scatta in città il coprifuoco. Noi vogliamo un’altra Messina, più vivibile, decorosa, sicura e che sappia sfruttare le sue grandi potenzialità”.