In viaggio tra le incompiute d’Italia. Attraverso un articolo a firma di Merrell Hambleton, il New York Times ha raccontato l’esperimento dell’artista palermitano Andrea Masu e del collettivo Alterazioni Video a caccia delle tante “rovine” disseminate lungo lo Stivale. Monumenti al precario, all’incompleto, retaggio di politiche pressapochiste e spendaccione.
Il giornale statunitense parla in questo modo dei simboli di quello che sembra essere quasi diventato uno stile artistico, “l’incompiuto italiano“. Un viaggio iniziato dalla Sicilia, regione ricchissima di opere non terminate e sovradimensionate e incoronando capitale del “non finito” Giarre, in provincia di Catania.
“Lo stadio di Giarre – si legge nell’articolo – ha un’arena di cemento costruita per contenere 20.000 persone in una città di appena 27.000 individui. Sempre a Giarre si erge una piscina olimpionica, un circuito automobilistico, una casa di cura, tutti abbandonati a metà costruzione, come tanti pensieri semi-formati“.
Il New York Times loda l’attività del collettivo Alterazioni Video, “Un gruppo – si legge nell’articolo – impegnato in lavori che riguardano la denuncia di assurdità politiche”. “E’ chiaro che nessuno, nemmeno il governo italiano – continua ancora il quotidiano – sa esattamente quanti progetti falliti sono sorti in tutto il paese durante gli anni del boom postbellico”.
Per oltre 10 anni, Masu e gli altri membri di Alterazioni Video hanno attraversato l’Italia per documentarli. Le 696 strutture che hanno identificato e fotografato fino ad oggi (il gruppo stima che ce ne siano più di 1.000) appaiono nel nuovo libro “Incompiuto: The Birth of a Style“, pubblicato da Humboldt Books in collaborazione con Fosbury Architecture. Attraverso fotografie e saggi critici, il libro spiega che questi edifici inutilizzati costituiscono un nuovo stile, l’ “Incompiuto Siciliano”.
Ma non solo di Sicilia si parla nel servizio. Nella versione online, rilanciata sulle pagine social della testata, il New York Times ha pubblicato una carrellata di foto di incompiute costruite oltre lo Stretto. A fare bella (o cattiva) mostra lo Sport Center di Roma, il villaggio rurale di Matera, la scuola media di Sant’Agata di Puglia, nel Foggiano, il viadotto Barche di Chieti o, tornando ancora in Sicilia, i piloni della Mussomeli – Caltanissetta, nel Nisseno.
L’articolo del New York Times in lingua originale. Clicca qui.