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FIGC colpo di scena. Corte sportiva d’Appello su Frosinone-Palermo 2-0 decide ulteriori indagini.

venerdì 6 Luglio 2018

FIGC. È di ieri anche il colpo di scena nella vicenda Frosinone.

Si è riunita ieri nel pomeriggio la Corte sportiva d’Appello per decretare le sentenze in merito ai due ricorsi presentati da Frosinone e Palermo.

Il Palermo giustamente chiede, visto quanto accaduto in campo,  che contrariamente a quanto deciso dal giudice sportivo il risultato di 2-0 non venga omologato, mentre il Frosinone, speriamo facendo un autogol, ha presentato ricorso in merito alle 2 gare casalinghe da disputare a porte chiuse nella prossima stagione.

Sembrava tutto scritto ed eravamo rimasti i soli a documentare carta e leggi alla mano l’ingiustizia subita dal Palermo e il perchè oltre a dare lo 0-3 a tavolino al Palermo andasse deferito anche l’arbitro che ha scritto menzogne nel referto e negato il rigore, dopo averlo dato, dopo le minacce e l’aggressione dei giocatori del Frosinone che lo hanno accerchiato, spinto e insultato. Rigore trasformato poi in punizione dal limite.

Una partita mai finita: l’arbitro, nonostante abbia scritto nel referto di avere fischiato la fine prima dell’invasione di campo, possiamo testimoniare noi stessi presenti all’incontro, non lo ha mai fatto e quindi possiamo dire con certezza che pur non essendosi giocati per tutto il tempo regolamentare la gara, in realtà è stata sospesa a causa dell’invasione di campo. Invasione, è vero, non violenta, ma pur sempre invasione di campo che non ha permesso di concludere regolarmente la gara, mancando ancora quasi 2 minuti alla fine concessi di recupero dallo stesso arbitro e ricordiamo che un caso analogo successe proprio alla Favorita dove furono rimandati fuori tutti i tifosi, pena la partita persa a tavolino per invasione di campo , rimasti poi a bordo campo, ed il Palermo consentì che si giocassero i due o tre minuti mancanti, facendo concludere così qui sì regolarmente e con triplice vero fischio finale dell’arbitro la partita.

Non c’è più niente da dire sul lancio di palloni stile militare per interrompere le azioni gioco del Palermo e riposizionarsi in campo e creare disagi alla squadra rosanero che non poteva concludere in porta e che l’opinione pubblica nazionale ha censurato con un chiarissimo “Vergogna !”.

E credendo nella giustizia con la G maiuscola abbiamo continuato a tenere alta l’attenzione anche quando con un colpo di teatro c’è chi ha tentato di distogliere l’attenzione mediatica uscendo notizie che riteniamo non abbiano nessun fondamento giuridico visto che proprio le stesse sono state oggetto del dibattimento per la richiesta di fallimento che si è conclusa con la certificazione che il bilancio del Palermo è a posto e non sono state commesse nè irregolarità nè atti illeciti.

Ma torniamo a ieri pomeriggio ecco il colpo di scena …..la corte sportiva d’appello era stata chiamata in causa per esaminare il ricorso dei ciociari avverso le due giornate a porte chiuse e la sanzione da 25 mila euro oltre che quello sui 10 mila euro di multa a Maiello per i palloni lanciati in campo.

Il pensiero dei più ovviamente negativo portava a sostenere la tesi “ora gli levano pure le due giornate, le multe … e finisce a taralucci e vino” ed onestamente vista la sentenza che ha respinto il reclamo il timore poteva esserci.

Ma noi testardi anche se da soli a documentare , a chiarire , a mettere in evidenza gli articoli di leggi, regolamenti e quant’altro che dicevano che quanto fatto dal Frosinone per falsare l’esito della partita era “assolutamente vietato”.

frosinone-palermo-regole-calcio

E così ne prendiamo atto con grande piacere c’è stata una brusca frenata ed una invasione ad U perché nel primo caso il tribunale si è riservato di pronunciarsi; nel secondo ha deciso finalmente e giustamente di trasmettere gli atti alla procura federale per accertare l’identità di Maiello, ma anche quella « degli altri soggetti che hanno partecipato all’evento incriminato, sospendendo il giudizio in attesa degli accertamenti richiesti». Possibile quindi l’apertura di un nuovo procedimento ai danni dei tesserati e dello stesso Frosinone”.

E così è giusto credere che nella serie A ricordando che è in piedi il deferimento per il tentato illecito sportivo di Calaiò ed il Parma ed ora con la mancata omologazione del risultato e provvedimenti presi sulle irregolarità di Frosinone-Palermo, è una gara che sembra non terminare mai… anche perchè lo ripetiamo non ci risulta che ancora l’arbitro abbia fischiato la fine di questa partita .

Ah dimenticavamo , dopo un disatro come questo, La Penna invece di essere radiato sapete cosa hanno fatto ? lo hanno promosso arbitro di serie A.

Giustizia per il Palermo ….!!!!

bilancia-giustizia-che-pende-a-destra

Ed ora una lunga riflessione che vorremmo leggeste con attenzione per capire meglio e serva da supporto a chi deve in maniera giusta giudicare

In diritto viene applicato il concetto di questa locuzione latina “Contra legem facit qui id facit quod lex prohibet” (letteralmente: agisce contro la legge colui che compie ciò che la legge proibisce) e prosegue riferendosi a chi invece agisce per frodare la legge “in fraudem legis vero qui, salvis verbis, legis sententiam eius circumvenit” (lett: “contro la legge (agisce) colui che, fatte salve le parole, aggira la sostanza (della legge)”), Domanda nel comportamenteto di arbitro, giocatori, dirigenti frosinone è riscontrabile un riferimento preciso a questa locuzione ….? e poi nel comportamento di Calaiò si può riconoscere un comportamento contrario anche da parte sua ?… la risposta è una sola …assolutamente sì è esattamente quel che hanno fatto. Ora c’è poco da dire tranne lo ripeto che sperare come nel procuratore federale che ci sia un giudice onesto e lo ripeto onesto , per non sbagliare lo ripeto ancora onesto che certifichi i fatti e restituisca giustizia al Palermo che ha subito gli atteggiamenti di chi ha agito in dispregio alle leggi ed al Palermo ma anche di chi ha agito pro domo sua a frodare la legge e sempre il Palermo così come è stato fatto a Frosinone. Derubati due volte con comportamenti antisportivi, illegali ed illeciti che regolamenti e leggi sportive indicano con un termine chiaro “assolutamente vietato” !!!  Per cui visti i fatti, censurati dai tifosi di tutti Italia, solo truffandoci ancora, e sarebbe fatto più grave perchè fatto da chi dovrebbe al contrario garantirci giustizia, le uniche sentenze che ci aspettiamo, tutte e due non una sola, sono quelle che visti i palesi tentativi di truffa e di disprezzo delle leggi il palermo vada come è giusto che sia in serie A … se dovessero truffarci ancora andiamo all’Aia chiediamo alla giustizia sportiva ordinaria di intervenire ….per potere credere in una Giustizia con la G maiuscola ! Solo e sempre forza Palermo !!!!

Manifestate tutti la vostra indignazione !

PS: ed ancora un grazie all’Editore de ilSicilia.it che ci permette di raccontare la verità e ci lascia liberi di andare controcorrente quando circolano notizie false e tendenziose che ovviamente non pubblichiamo mentre diamo spazio cercando di documentarle come sempre nostro costume a notizie vere che poi vengono premiate, come è successo finora, dalla conferma che quel che abbiamo scritto era corretto e ben documentato. Per questo grazie anche ai giudici del Tribunale di Palermo che con la loro sentenza che respingeva , ben documentando, la richiesta di fallimento del Palermo ha confermato la nostra posizione garantista fondata sul diritto ed una corretta lettura delle norme e degli articoli di legge.

La verità, la giustizia e la correttezza dell’informazione al primo posto per rispettare Voi ma anche noi stessi.

Grazie !

figc-corte-sportiva-dappello-frosinone-palermo

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