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Dopo 3 anni di stop per consentire alla Sis di velocizzare i lavori sulla Tratta C (La Malfa-Carini) del Passante ferroviario di Palermo, è ormai prossima alla riattivazione la ferrovia per l’aeroporto di Punta Raisi.
Con la Circolare Territoriale n. 09/2018 (SCARICA QUI IL PDF) RFI comunica ufficialmente la riapertura della linea ferroviaria “Palermo Notarbartolo-Carini” a partire «dalle ore 5:00 del 09 agosto 2018». Attualmente l’esercizio ferroviario è destinato a corse tecniche per collaudare la linea.
Nello specifico, finora sono stati eliminati in tutto ben 22 passaggi a livello e create le fermate San Lorenzo, Cardillo, Tommaso Natale, Sferracavallo, Carini. Mentre le fermate Belgio e Kennedy-Capaci non saranno attivate per il momento a causa del contenzioso con l’impresa SIS. Stralciata dal contratto anche la fermata Lazio, che sarà riappaltata, come rivelato a ilSicilia.it dall’ing. di Rfi Filippo Palazzo.
Lo stesso aveva inoltre aggiunto che per quanto concerne il famoso “tappo” di Vicolo Bernava «gli edifici saranno demoliti dalla SIS – ha assicurato Palazzo – così come la messa in sicurezza dei palazzi limitrofi. Per lo scavo dei 58 metri di galleria, stiamo verificando le condizioni per farla ultimare a SIS…». La tormentata querelle tra la SIS e RFI quindi, seppure silenziosa, prosegue.
La notizia del ritorno dei treni per l’aeroporto è comunque positiva, visto il lungo stop e i ritardi. Anche in chiave turistica, nell’anno di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, sembrava assurda l’assenza di un’adeguato collegamento con lo scalo “Falcone e Borsellino”. Bisognerà capire ora con quali frequenze passeranno i treni, secondo gli orari stabiliti da Trenitalia.
Pochi giorni fa il primo “giro” di prova con a bordo l’assessore regionale ai trasporti, Marco Falcone.
La banchina “Belgio” lato pari,quindi sarà utilizzata temporaneamente come “posto di esodo” per la galleria Notarbartolo-Francia, in funzione della sicurezza antincendio.
Mentre intanto procede sulla Tratta B (Notarbartolo-Belgio) lo scavo della TBM Marisol, ormai giunta a scavare oltre 1.800 metri dall’imbocco. Mancano quindi ormai pochi metri (circa 200) alla conclusione dello scavo della talpa.