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Il pericolo è quello di una nube tossica causata dall’incendio che si è sprigionato all’interno di un capannone di Lercara Friddi nella provincia di Palermo. Nel tardo pomeriggio di giovedì 26 luglio, dall’impianto utilizzato per il trattamento dello zolfo sono fuoriuscite le esalazioni delle sostanze che hanno iniziato a bruciare.
In via Friddi, dove si trova la fabbrica, sono arrivati i vigili del fuoco: uno degli operatori è rimasto intossicato a causa dei fumi sprigionati dall’incendio. Il celere intervento delle squadre ha evitato il propagarsi delle fiamme alle vicine strutture, al momento si stanno effettuando opere di bonifica. Sul posto anche personale dell’ARPA per effettuare i rilievi ambientali in collaborazione con il personale del Nucleo NBCR del Comando Provinciale. Le cause del rogo sono in fase di accertamento da parte dei pompieri.
Nonostante il fuoco sia stato domato, adesso toccherà al Nucleo biologico, chimico, radiologico dei pompieri, accertare se si corre il rischio incipiente di un contagio dovuto alle sostanze che si sono propagate nell’aria durante la combustione. Le cause che hanno provocato il rogo sono ancora da chiarire e sull’episodio indagano i carabinieri.
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