Leonardo Celestre, un muratore di 50 anni, è stato arrestato ieri sera per l’omicidio di Nicolo’ Bifara, 46 anni, morto dopo essere stato ferito a morte a Partinico. Secondo quanto emerso dalle indagini avviate a seguito della segnalazione di un amico della vittima che avrebbe assistito ai fatti, Celestre avrebbe raggiunto Bifara in contrada Margi, dove quest’ultimo si era recato per dare da mangiare a un cavallo di sua proprietà, aprendo il fuoco.
Celestre, in un primo momento si era detto fosse un barbiere, è stato rintracciato poco distante dal luogo dell’omicidio. Secondo la Procura della Repubblica di Palermo avrebbe sparato perchè Bifara avrebbe intrattenuto una relazione con sua moglie. L’arma usata per il delitto è stata sequestrata dagli investigatori.
L’agguato è scattato ieri mattina. Erano le 9,30 quando Nicola Bifara, è stato raggiunto da cinque colpi di pistola lungo la strada provinciale 2. La vittima è morta in ospedale dove era stato trasportato in condizioni gravi dai sanitari del 118.
Sul posto, in contrada Mirto, è poi intervenuta la polizia che ha bloccato una persona in fuga a bordo di una vettura. I soccorritori del 118 hanno trasportato il ferito in condizioni gravissime in ospedale, a Partinico, dove è spirato subito dopo a causa delle ferite al torace.
I medici hanno fatto di tutto per salvarlo, ma i proiettili hanno raggiunto parti vitali. Sembra che alla base del delitto ci possano essere motivi passionali. Gli investigatori hanno escluso fin da subito la pista mafiosa.
A portare gli investigatori sulle tracce di Celestre è stato un amico della vittima che si trovava a bordo della Golf assieme al falegname. L’auto sarebbe stata affiancata da una Fiat 500 da cui sarebbero partiti i colpi di arma da fuoco.
La vittima, secondo una prima ricostruzione, avrebbe lasciato l’auto tentando la fuga a piedi, inseguito dal suo assassino che avrebbe continuato a sparare. I sanitari del 118 hanno trovato l’uomo, in un vicolo, in condizioni disperate per le ferite al torace. A terra sono stati trovati cinque bossoli.
L’amico di Bifara, terrorizzato, è subito corso a piedi al vicino commissariato di polizia raccontando quanto era accaduto e fornendo anche il nome di chi aveva sparato. Gli agenti coordinati, da Carlo Nicotri, hanno rintracciato il presunto omicida portandolo poi in commissariato per l’interrogatorio. Ieri sera l’arresto.