La proprietà dell’Hotel San Domenico Palace ha avuto un incontro con il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, per discutere la situazione della lussuosa struttura alberghiera al momento chiusa per lavori di ristrutturazione e ammodernamento. In realtà, come si sa, soltanto alcune opere interne sono state avviate mentre per il resto si attende da tempo l’ok del Comune al piano principale di interventi. All’incontro era presente il proprietario dell’albergo, l’immobiliarista Giuseppe Statuto. La proprietà del San Domenico ha espresso la propria volontà di effettuare i lavori e di poter procedere nel più breve tempo possibile al completamento delle opere anche senza la discussa sopraelevazione, con l’obiettivo di riaprire nella stagione turistica 2019.
“Abbiamo ascoltato con molta attenzione la posizione della proprietà del San Domenico Palace – ha detto Bolognari -. E’ chiaro che si tratta di una struttura di riferimento del turismo di Taormina e della Sicilia. Gli uffici stanno valutando la situazione per quanto concerne il progetto. Di recente c’è stato il provvedimento della Regione (Assessorato Beni Culturali) che ha accolto il ricorso di Legambiente avverso al parere positivo sulla sopraelevazione che era stato dalla Soprintendenza. Certamente bisognerà arrivare al più presto ad un quadro definitivo della situazione, valutando con il giusto equilibrio sia la necessità del Comune di tutelare l’aspetto ambientale-paesaggistico sia gli aspetti inerenti il turismo e quindi le aspettative della proprietà del San Domenico”.
Al momento, al San Domenico sono stati avviati soltanto i lavori riferiti alla “Cila” (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), autorizzati in quanto consistenti soltanto in attività come la dismissione degli impianti, della pavimentazione e della contro-soffittatura. Si tratta di lavori interni mentre su tutto il resto il Comune dovrebbe esprimersi quanto prima, con relativa decisione del nuovo Consiglio comunale.
Per ora, le opere eseguite riguardano l’adeguamento igienico-sanitario dell’edificio e il rifacimento delle toilette, abbattendo inoltre i tramezzi per far sì che le room siano in linea con le richieste del turismo internazionale. E ovviamente ad attendere gli sviluppi della vicenda sono anche i lavoratori. Sulla base del recente accordo tra la proprietà dell’hotel e la Fisascat Cisl c’è un accordo in deroga per la riassunzione di almeno il 60% dell’organico a tempo indeterminato e il 70% del personale con contratto a tempo determinato della struttura. Si va verso verso una corsa contro il tempo per rendere concreta la prospettiva della riapertura dell’hotel nel 2019 e scongiurare il rischio che tutto possa slittare al 2020.