Azioni dimostrative sono state attuate nei giorni scorsi a Palermo e Catania dai militanti di Forza Nuova, che hanno esposto striscioni nelle due città siciliane contro la decisione della Cei di ospitare un centinaio di extracomunitari fra quanti erano sbarcati dalla nave Diciotti. Una dura presa di posizione contro la politica dei vescovi motivata in una nota inviata alla stampa dal movimento di estrema destra.
“Siamo ormai all’idolatria del cosiddetto migrante! Anche il caso Diciotti ha dimostrato come i vescovi italiani, pronti ad accogliere ma a spese dello Stato (vedi Rocca di Papa), siano ormai pubblicamente votati ad un’ideologia che al tradizionale, scomodo comandamento biblico, di fatto accantonato, preferisce le linee guida globaliste che non gradiscono incentivi e sostegno alla natalità per le famiglie italiane ed europee, ma teorizzano sfacciatamente, e mettono già in pratica, la sostituzione del nostro popolo con popolazioni, in maggioranza islamiche, provenienti dall’Africa e dall’Asia”.
È netto e inequivocabile l’attacco alla Conferenza Episcopale Italiana di Roberto Fiore, Segretario Nazionale di Forza Nuova, dopo la gara tra i vescovi italiani ad offrire locali di proprietà diocesana per ospitare i clandestini sbarcati dalla Diciotti.
“L’azione dimostrativa che abbiamo attuato davanti a molte sedi CEI in ogni parte d’Italia – continua Fiore – lancia un’accusa precisa: mai la maggioranza dei nostri vescovi si è mostrata generosa nell’aprire le proprie porte ai tanti senza casa italiani, mai ha tuonato contro la strage degli innocenti causata dalla 194, mai ha ricordato ai fedeli il preciso comandamento biblico. Al contrario – così come fa l’attuale Pontefice (“Essere cattolici non significa fare figli come conigli”) – la gran parte di essi non parla di natalità ma lancia da ogni pulpito, reale e mediatico, come un mantra martellante, un unico e nuovo “comandamento”, rivolto agli immigrati e suicida per il futuro degli italiani che ne piangono letteralmente le tragiche, quotidiane conseguenze: ‘Sbarcate e sostituiteci!’.
Secondo Forza Nuova, “troppi pastori, spesso i medesimi che fanno parte di quella lobby gay fortissima in Vaticano, non fanno gli interessi del proprio gregge (pur ricavandone l’8 per mille), che infatti gli volta le spalle e abbandona in massa le chiese, ma dei lupi che vogliono sbranarlo”.
“Lo scandalo continua e cresce – conclude Fiore – e se i vescovi parlano il linguaggio di Soros e della Boldrini è dovere dei semplici fedeli ammonirli e difendersi con ogni mezzo”.