Ritornare ad essere “comunità” non a parole ma con i fatti, partendo dalla settima arte: la XII edizione del “Salina Doc Fest“, il festival del documentario narrativo che si svolge sull’omonima isola, punta su questo concetto già presente alla nascita della rassegna e che oggi, perentoriamente, ritorna attuale.
Non si sottrae a questa visione, va da sé, Salina che ospiterà la manifestazione dal 13 al 15 settembre, isola circolare e senza confini, luogo aperto e comune per antonomasia, sempre in divenire.
Un’edizione ancor più ricca e particolare questa, che sfodera un programma con 14 film in totale, sei quelli in concorso, di cui 10 anteprime siciliane e una nazionale.
“Abbiamo puntato ancora una volta sulla qualità – ha dichiarato Giovanna Taviani, direttrice artistica della rassegna – selezionando film già usciti ma che a nostro avviso rientrano a pieno nella visione dell’edizione“.
Tra le chicche, appena aggiunto in corsa dopo la presentazione ufficiale alla Mostra del Cinema di Venezia, “A Letter to a Friend in Gaza” di Amos Gitai, una lettera-poesia di 34 minuti per la pace e l’altruismo che non fa nessuno sconto alla politica di Netanhyau.
Grazie a testi di Mahmoud Darwish, S.Yizhar, Emile Habib, Amira Hass e Albert Camus, Gitai struttura un j’accuse molto diretto alla politica del governo israeliano nei confronti dei palestinesi.
In concorso per il Premio Tasca D’Almerita/Premio Signum del Pubblico “Amal” di Mohamed Siam, “Beautiful things” di Giorgio Ferrero e Federico Biasin, “Happy Winter” del palermitano Giovanni Totaro, “Iuventa” di Michele Cinque, “La spartenza” di Salvo Cuccia e “La strada dei Samouni” di Stefano Savona.
Fuori concorso verranno presentati i tre documentari di Marcella Pedone, proiettati per la prima volta in Sicilia a 60 anni dalla loro pubblicazione; “Timbuktu” del regista africano Abderrahmane Sissako; “Lazzaro felice” di Alice Rohrwacher.
Per la prima volta al festival il “Contro-Cunto (Di)Vino”, narrazioni itineranti tra le cantine dell’isola, con Gaspare Balsamo, Giovanni Calcagno e Mario Incudine.
Omaggio particolare, infine, a Vittorio Taviani, recentemente scomparso, e Gian Maria Volontè con la proiezione di “Un uomo da bruciare” di Paolo e Vittorio Taviani e Valentino Orsinim, e con il recital “Il sogno di mio padre” di Yousif Iaralla affiancato da Incudine, Balsamo e Calcagno. Evento speciale Irritec SiciliaDoc “Lettera a mio padre” di e con Giuseppe Fiorello.
Il dettaglio degli appuntamenti sul sito della manifestazione.
Il Salina Doc Fest è promosso da Comune di Santa Marina, Comune di Malfa e da Salina Isola Verde – Associazione Albergatori di Salina.
Con il sostegno del MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema – è realizzato nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei Cinema, Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo – Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo, Sicilia Film Commission, in collaborazione con il Comune di Palermo, l’Università degli Studi di Messina, Città di Enna – Vento di Cultura, UNHCR, Cidi Palermo, Associazione Carta di Roma, 100 Autori, Doc/it, AMC, AFIC, Apollo 11, il Portale del Documentario e con una rete di partenariati e gemellaggi con alcuni tra i principali festival e realtà internazionali e nazionali dedicate al documentario.