Arrivano importanti novità per lo sviluppo delle Isole minori con una serie di emendamenti (25) alla legge quadro A.S. 497 depositati ieri pomeriggio al Senato, in sede di 13a Commissione Territorio ed Ambiente, dalla senatrice siciliana di Forza Italia, Urania Papatheu, prima firmataria di un pacchetto provvedimenti finalizzato ad interessare in termini strategici molteplici ambiti, determinando, fra le altre cose, vantaggi fiscali per il turismo e l’opportunità di incrementare la dotazione organica dei Comuni nei periodi di massimo afflusso turistico. Gli emendamenti sono stati firmati anche dagli onorevoli Gasparri, Gallone, Messina (Alfredo), Mallegni e Tiraboschi.
“In premessa all’impegnativa azione che abbiamo svolto insieme ai colleghi – evidenzia la sen. Papatheu – ritengo sia fondamentale richiamare gli amministratori, ed in particolare i sindaci, ad essere più presenti e partecipi all’attività politica che viene posta in essere in ambito parlamentare. Spesso siamo quasi costretti noi ad “inseguire” i responsabili degli enti locali, per informarli della disponibilità di fondi per il territorio. Come nel caso del Reddito di inclusione – ha aggiunto la senatrice di Forza Italia –, sul quale nessuno presenta le istanze. Si tratta di fondi da spendere entro il 2019, che rischiano di essere persi. Ad oggi infatti su 114 milioni di euro, disponibili dal 2016/2017, ne sono stati spesi solo circa 80 mila. È un dato che deve far riflettere”.
Tra gli emendamenti presentati, all’articolo 5 della legge quadro è stato richiesto che le imprese con sede legale e operativa nei Comuni delle isole possano stipulare una nuova forma contrattuale di lavoro denominato “Contratto speciale per le Isole Minori”“. Tali contratti hanno durata triennale e devono prevedere un periodo minimo di impiego del lavoratore pari a 8 mesi annui per ognuna delle 3 annualità. Alle imprese che stipulano tali contratti sono garantiti gli sgravi contributivi previsti nella legge n. 15 del 28 dicembre 2015 e successive modificazioni. I lavoratori così occupati, nel quadrimestre di inattività, potranno così accedere al “godimento di istituti di previdenza sociale e chiedere prestazioni a sostegno del reddito dei lavoratori disoccupati”. Viene, in tal senso, identificato un periodo di lavoro nel minimo pari a 8 mesi annui, con un contratto che abbia durata almeno triennale per concedere ai datori di lavoro che assumono con questi nuovi contratti, gli sgravi contributivi previsti nella legge di stabilità 2016. Questi sono concessi i in favore dei datori di lavoro che effettuano nuove assunzioni con contratto di lavoro subordinato pari a 24 mesi e consistono nell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali.
I lavoratori, nei 4 mesi annuali di non occupazione, potranno fare richiesta di ammortizzatori sociali. L’emendamento estende gli sgravi alle imprese di nuovo stanziamento sulle Isole e a quelle già presenti per evitare sperequazioni. Inoltre, si prevede lo sgravio solo per contratti di lunga durata, almeno 8 mesi in un anno solare, ha il vantaggio di destagionalizzare le attività operanti sulle Isole, producendo un miglioramento di tutti i servizi prestati, non solo nel periodo di maggior afflusso turistico.
“L’ordinamento giuridico – ha evidenziato Papatheu – non prevede ad oggi alcuno sgravio per i contratti di lavoro stagionali, incentivando così il ricorso al lavoro nero, che va contrastato in modo concreto e mirato”. Viene messo mano poi alla questione del pareggio di bilancio in tutti gli enti pubblici locali, compresi i comuni con una popolazione inferiore ai 1000 abitanti, sino allo scorso anno esonerati, che sin qui non possono utilizzare fondi precedentemente stanziati ma non utilizzati per realizzare le opere pubbliche. “Con questo emendamento – evidenzia Papatheu – si vuole fare in modo che risorse già esistenti, non aggiuntive, possano essere utilizzate“.
All’articolo 7 della normativa è stato richiesto di integrare che non vengano più applicati “i limiti di spesa previsti, per le assunzioni a tempo determinato”. Ciò consentirebbe un numero adeguato di dipendenti necessari nei Comuni per affrontare i periodi in cui, a causa della stagionalità e l’alto numero di turisti presenti, le esigenze sono incrementate. Si tratta di una proposta che ricalca quanto già avviene nel settore privato, dove è consentito stipulare contratti stagionali. L’adozione di tale norma comporterebbe un conseguente e sostanziale miglioramento delle capacità dei Comuni di fare fronte alle richieste di prestazioni di servizi adeguati, oggettivamente necessari, a causa dei rilevanti flussi turistici che le giustificano.
Previsto, inoltre, che per la tutela della salute dei residenti, “i medici, gli infermieri e le apparecchiature mediche debbano essere non solo presenti sulle Isole, ma che debbano esserlo soprattutto in numero adeguato per garantire effettivamente la tutela della salute di residenti e turisti”. Si parla, quindi dei punti nascita già presenti, ma chiusi, che “devono essere inclusi nell’opera di ripristino degli stessi”.
Viene, inoltre, prevista per i Comuni la possibilità di scegliere le forme di gestione per le fonti idriche, compresi i “dissalatori presenti nel proprio territorio”: “La situazione oggettiva è anche causa di una scarsa possibilità di integrazione degli Ato idrici, zone territorialmente molto più estese. In tal modo ci sarebbe l’autonomia già prevista dalla legge per i comuni con una popolazione inferire ai 1.000 abitanti, prevista proprio in virtù della particolarità delle Isole”.
Altro emendamento di rilievo è quello che prevede che vengano ripristinate “le sezioni distaccate dei tribunali già presenti nei territori delle Isole Minori di Elba, Ischia e Lipari“. Nell’ambito della legge quadro, con apposito emendamento, è stata rimarcata la necessità di “coinvolgere le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, nell’ adottare gli interventi necessari per la valorizzazione, lo sviluppo socio-economico, la tutela e la messa in sicurezza del territorio delle isole minori”. Ciò anche “estendendo alle associazioni turistiche, i consorzi turistici, le reti di impresa, riconosciuti come poli di sviluppo sostenibile, al fine di attribuire anche a loro (oltre agli enti locali, gli enti parco e le comunità isolane e di arcipelago, come già previsto nella proposta di legge) il compito di conservare e promuovere le diversità naturali e culturali, di rilanciare lo sviluppo ed il lavoro, nonché di valorizzare le potenzialità economiche e produttive”.
Ed ancora viene previsto “il potenziamento dei trasporti locali marittimi” mediante anche “l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per recepire le istanze che giungono dal territorio” e per quanto concerne l’offerta turistica si prevede di “limitare al 30% nel massimo l’aumento delle cubature”, purché “nel rispetto dell’architettura preesistente e andando a limitare il cambio di destinazione d’uso, consentendolo solo nel caso di poli museali e di servizi turistici, con esclusione delle attività alberghiere o di ricezione in genere”.
Alle Regioni, inoltre, viene chiesto di “impegnarsi, entro 6 mesi dall’entrata in vigore della presente legge, a redigere dei piani di mobilità finalizzati a rivalutare l’assetto dei collegamenti interni ed esterni delle isole minori, privilegiando i collegamenti intermodali, nel rispetto della sostenibilità economica e ambientale”. Nelle isole minori, inoltre, viene richiesta l’istituzione di commissioni con il compito di “segnalare alle Regioni i rischi idrogeologici esistenti al fine di prevenire eventi causati da fenomeni idrogeologici”.
Per la fiscalità viene prospettata l’adozione di “tariffe puntuali tali da concedere sgravi fino al 50% alle imprese che dimostrino una minore produzione di rifiuti indifferenziati”. Si intende cioè premiare con degli sgravi le imprese che diminuiscono la produzione di rifiuti indifferenziati. Infine, per favorire il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico esistente, si prospetta la possibilità di mettere a disposizione, in modo prioritario, al personale della Guardia Costiera, per finalità di servizio, immobili pubblici riqualificati per rendere meno disagevole il loro lavoro per le isole e nelle isole”.
Infine l’appello di Papatheu ai sindaci: “Ho bisogno di voi, di chi davvero vive le isole soprattutto d’inverno e di chi fa il pendolare”.