Milano, Catania, Palermo, Bari e Roma: ecco la road map delle presunte irregolarità denunciate durante i test d’accesso alle Facoltà di Medicina. Proprio in queste città, infatti, si è registrato un picco di casi sospetti e, a pochi giorni di distanza dall’attesa graduatoria nazionale, prevista per il prossimo 2 ottobre, le polemiche non accennano a placarsi.
È l’allarme lanciato Consulcesi, network legale che si occupa di tutela dei medici e di chi aspira a diventarlo, che ha messo a disposizione dei candidati il portale web www.numerochiuso.info, attivando parallelamente una massiccia campagna social, attraverso l’hashtag #MeLoMerito, per raccogliere testimonianze e fornire informazioni su come tutelarsi in caso di scorrettezze durante la prova.
“Da 18 anni, – da quando nel ‘99 venne istituito il Numero Chiuso, – spiega Consulcesi – facciamo ricorsi e grazie ad essi migliaia di studenti si sono potuti immatricolare e coronare il sogno di indossare il camice bianco. Il Numero Chiuso deve essere un’eccezione e non la regola, come previsto dalla Costituzione. Da parte nostra – continua Consulcesi – ci siamo già attivati presso le istituzioni per avviare un dialogo che consenta di individuare una soluzione per un accesso meritocratico a Medicina, in grado di risolvere l’annoso problema delle irregolarità e al contempo di arginare la carenza di camici bianchi che si prospetta nel prossimo futuro”.
Tra le denunce più frequenti da parte degli studenti si segnalano: l’utilizzo di smartphone (19%), la violazione delle procedure (16%) e i mancati controlli (10%).
“Anche quest’anno il test d’ingresso alle Facoltà di Medicina ha dimostrato gravi inefficienze dal punto di vista delle regolarità delle prove, confermando la sua inadeguatezza nel selezionare i medici del domani, che sono la linfa vitale del nostro Ssn. A confermarlo, le centinaia di segnalazioni, in particolar modo relative all’utilizzo di Google durante la prova, che ci sono giunte da parte degli studenti di tutta Italia“.
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