L’ospedale San Vincenzo di Taormina limita i danni nella riorganizzazione della rete sanitaria prevista dall’assessorato regionale alla Salute e alla fine nella Perla dello Ionio si registra una riduzione di soli 7 posti letto nel presidio di contrada Sirina.
Lo schema esitato dalla Giunta Musumeci, e predisposto dalla Regione sulla base del decreto ministeriale 70 del 2015, prevede nel dettaglio che i posti letto che sinora erano 186 dovranno passare a 179.
Nel dettaglio è questo l’assetto generale previsto dall’assessorato alla Salute diretto da Ruggero Razza: Chirurgia generale 22; Medicina generale 20; Ortopedia e traumatologia 14; Astanteria 16; Cardiologia 16; Neurologia 0; Oculistica 0; Ostetricia e ginecologia 14; Otorinolaringoiatria 8; Pediatria 4; Psichiatria 15; Urologia 6; Terapia intensiva 8; Oncologia 14; Terapia intensiva neonatale 2; Cardiochirurgia pediatrica 0; Ematologia 10; Nefrologia 8; Unità coronarica 8; Neonatologia 8; Pensionanti 3; Terapia del dolore 2.
Il presidio di Taormina viene, inoltre, considerato tra le strutture dipartimentali operanti nell’ambito della Chirurgia generale per i tumori della mammella.
Il dato confortante è che Taormina rimarrà, comunque, Dea di I livello, struttura ospedaliera nella quale si continueranno cioè a garantire all’utenza le attività di osservazione e breve degenza, di rianimazione, nonché interventi diagnostico-terapeutici. Un passaggio di rilievo, visto che si tratta di un presidio che accoglie una vasta utenza proveniente dalla zona ionica e alcantarina ma anche da diversi centri del messinese e della zona etnea.
Potrebbe, infine, essere riconfermato il Centro di Cardiochirurgia pediatrica in attività a Taormina dal 2010, e che a prescindere dalle dinamiche riguardanti la prevista attivazione di un’analoga struttura al Civico di Palermo, dovrebbe rientrare in una prospettiva comprendente due centri specialistici in Sicilia: uno con la permanenza del Ccpm a Taormina (per l’area orientale della Sicilia e con ampliamento del bacino d’utenza alla Calabria) e un altro a Palermo per coprire la Sicilia Occidentale.