La Sicilia nella nuova fase della programmazione europea a sostegno dell’occupazione si vede assegnare da Bruxelles il 50% in meno sul Fondo sociale europeo (da 400 a 200 milioni di euro), mentre sulla nuova fase di Garanzia Giovani ottiene molto più della precedente edizione e più di altre Regioni italiane: ben 234 milioni.
“Segno – ha detto Marco Montoro, dirigente regionale della Programmazione Fse e Politiche del lavoro, intervenendo venerdì a Siracusa al Quinto congresso dei Consulenti del lavoro – che la Commissione europea, verificati i risultati delle precedenti programmazioni, alle misure più generaliste preferisce ora iniziative mirate a puntare invece sul sostegno di ambiti specifici del disagio occupazionale, come, appunto, quello dei giovani ‘Neet’ cui si rivolge Garanzia Giovani”.
Poiché la misura della passata edizione che più ha dato risultati è stata quella dei tirocini, è su questa che la nuova edizione del Programma punta ben 100 milioni di euro, cui si aggiungono 40 milioni per il bonus assunzione post tirocinio (20 in più rispetto alla precedente edizione).
Si spinge l’acceleratore anche su un’altra misura che negli anni passati è stata sacrificata finanziariamente a vantaggio dei tirocini, cioè l’autoimpiego, che ora dispone di 60 milioni. C’è ancora una novità e riguarda il Servizio civile, che si articolerà in regionale, nazionale e transnazionale per favorire le esperienze all’estero. Il resto del budget sarà suddiviso tra formazione per il reimpiego, ricollocazione, autoimprenditorialità e mobilità.
Quanto ai tempi di attuazione, la Commissione europea preme perché si faccia presto e si parta al più presto. Quindi, essendo da poco concluse la serrata contrattazione fra Palermo e Bruxelles e la concertazione e condivisione con le altre Regioni, il “Piano di attuazione regionale di Garanzia Giovani della Sicilia” è ora definito sia nella prima ripartizione delle risorse sulle nove misure in cui si articola, sia nei bandi-tipo che sono già predisposti a livello nazionale. Dopo l’approvazione da parte dell’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro, attesa per fine anno, la Regione dovrebbe essere in grado di calendarizzare la pubblicazione degli avvisi per i giovani già agli inizi del 2019.
Vincenzo Silvestri, presidente nazionale della Fondazione Lavoro, Agenzia assai impegnata sul fronte dei tirocini di giovani presso le aziende e a spese degli imprenditori, ritiene positivo per la ripresa del mercato del lavoro in Sicilia il fatto che “grazie a Garanzia Giovani viene compensata in parte la perdita finanziaria determinata dalla decurtazione dei fondi del Fse. Allora Garanzia Giovani diventa, ore più che mai, un’occasione da non perdere e si spera che la ripartizione finanziaria delle varie misure venga indirizzata verso quelle più efficaci. L’esperienza della Fondazione lavoro ci insegna che i tirocini sono una formidabile misura per accompagnare i giovani all’ingresso nel lavoro vero. E questo diventa ancora più importante se servono a ridare speranze al bacino dei ‘Neet’, quei soggetti che hanno rinunciato a studiare e a cercare un’occupazione. Categoria che purtroppo in Sicilia registra indici altissimi sfiorando quasi un milione di soggetti”.
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