Continuano i controlli nei luoghi della movida a Palermo, da parte della polizia di Stato che ha sequestrato tre locali ed elevato sanzioni per circa 50 mila euro.
I controlli hanno riguardato il quartiere “Capo”. Nel mirino dei poliziotti sono finiti otto locali. Nel corso degli accertamenti sono stati sequestrati anche sette chili di pesce per mancanza di tracciabilità. In particolare, in via Porta Carini, con riferimento ad una “friggitoria-gastronomia”, ad una drogheria, una macelleria ed un locale privo si insegna, sono state elevate sanzioni per un totale di 8.169 euro ciascuno, per mancanza di Scia comunale e sanitaria per la somministrazione di alimenti e bevande e per occupazione abusiva di suolo pubblico.
La macelleria ed il locale privo di insegne sono stati sequestrati amministrativamente. In piazza Monte di Pietà il titolare di un pub è stato multato per occupazione abusiva di suolo pubblico e per la mancanza all’interno del locale del prescritto etilometro, con sanzioni pari a 569 euro. Nei confronti del gestore di un altro pub della stessa via, risultato privo di Scia comunale e sanitaria, sono state invece elevate sanzioni per 8 mila euro ed il locale è stato posto sotto sequestro amministrativo.
Due dei locali sequestrati apparterrebbero ai familiari del boss Giuseppe Dainotti, ucciso in un agguato il 22 maggio dello scorso anno in via Dossuna a Palermo. In particolare sarebbero una macelleria e un altro locale privo di insegna in via Porta Carini che sarebbero della nipote del capomafia. Ai titolari, a cui è stata contestata la mancanza dell’autorizzazione sanitaria sono state notificate sanzioni per 8 mila euro.
Infine, gli agenti hanno arrestato per resistenza, violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale un cittadino rumeno, che, in palese stato di alterazione psico-fisica da alcool, ha aggredito i poliziotti che erano intenti a sottoporlo ad un controllo. L’arresto del cittadino rumeno è stato convalidato dal gip.