Ribelle per definizione, per costruzione, per assonanza. La musica in quel lontano 1968 non le mandava mai a dire. Anni di ribellioni e di nuovi linguaggi, di prese di posizione e di grandi innamoramenti. 1968: è cambiata l’Europa e dopo cinquant’anni si sta rischiando di cambiare di nuovo, anche perché non ci si riconosce più in quell’eredità.
Su questi ricordi, rendendoli contemporanei, si era innestata la nuova stagione di Curva Minore in maggio, che oggi trova un secondo capitolo da srotolare. Mantenendo il titolo RI(E)VOLUZIONE -MUSICA RIBELLE, ma aggiungendo in programma nomi come la cantante sciamanica contaminata dal jazz, Sainkho Namtchilack, l’MDI ensemble e i giovanissimi Michele Marco Rossi, Maria Merlino e Marco Marotta. Debutto siciliano per Giorgio Netti, il più radicale dei compositori di nuova generazione.
Questa seconda parte della rassegna di Curva Minore, costruita sempre da Lelio Giannetto, inizia domani sera (domenica 21 ottobre) con il compositore ragusano Giorgio Occhipinti, e andrà avanti fino al 12 novembre, sempre allo Spazio Perriera dei Cantieri Culturali alla Zisa (via Paolo Gili 4). Il contributo per l’ingresso è di 8 euro, ridotto 5 euro. Per il solo spettacolo “Urban Tribe” (10 novembre) biglietti: 12/7 + prevendita.
Il cartellone stilato da Giannetto non si ferma alla musica, ma accoglie teatro sperimentale, arte, nuovi linguaggi. Con una data da segnare in agenda immediatamente: il 10 novembre, arriva la famosa cantante sciamanica di Tuva (Siberia) Sainkho Namtchilack, vera leggenda vivente della voce, che darà vita ad uno spettacolo Urban Tribe basato sul il canto originario delle steppe siberiane, accompagnata dal cantore armonico e polistrumentista Mauro Tiberi (disponibili solo 100 posti. Prevendita Arci tavola Tonda ai Cantieri della Zisa oppure su https://www.diyticket.it/events/musica/1527/sainkho-namtchylak-e-mauro-tiberi).
RI(E)EVOLUZIONE – MUSICA RIBELLE si apre dunque domani alle 19 con i “Less of Five”, uno dei più importanti e originali gruppi siciliani, guidato dal pianista e compositore ragusano Giorgio Occhipinti, dedito alla musica jazz e ai territori di confine con i contesti della musica colta, in linea con le evoluzioni del panorama internazionale. Una musica insieme solare e insulare che sarà proposta grazie al suo quartetto composto dal contrabbassista Giuseppe Guarrella, altro decano del jazz della Sicilia orientale, Giampiero Fronte al sassofono e il batterista e compositore ennese Emanuele Primavera.
Domenica 28 ottobre, sempre alle 19, ancora jazz siciliano con “Perle di Sicilia”, doppio concerto, con i virtuosi e giovanissimi musicisti Marco Marotta e Maria Merlino. Appena ventenni, i due sassofonisti e compositori hanno lasciato la Sicilia: Marotta per Londra da dove parte di frequente per tournée in tutto il mondo insieme ai più grandi musicisti della scena internazionale; Maria Merlino, tra le poche musiciste donne affermata anche come compositrice, si divide in Olanda tra l’attività didattica, la composizione e la partecipazione ai più importanti festival jazz contemporanei a contatto con i musicisti della scena olandese come la Instant Composers Pool, o americani come Anthony Braxton e DaveBarrell. I due musicisti affronteranno il palco prima da soli e successivamente si produrranno in un inedito duo in perfetto stile jazzistico senza quasi conoscersi.
Full immersion da venerdì 9 a lunedì 12 novembre. Dopo questo incipit dedicato alle nuove identità del jazz, la rassegna si immergerà nella ricerca contemporanea. Si avvia, il 9 novembre alle 21, con il debutto palermitano del virtuoso e giovane violoncellista romano Michele Marco Rossi, già famoso in tutta Europa per le sue qualità performative e gestuali perfettamente introdotto ad un pubblico di non iniziati. Classe 1989, Rossi ha già in repertorio prime esecuzioni e collaborazioni che spaziano dalle nuove generazioni di compositori alle grandi firme internazionali: da Ivan Fedele a Krzysztof Penderecki, da Salvatore Sciarrino a Beat Furrer, da Lucia Ronchetti a Enno Poppe, Carola Bauckholt, Klaus Huber, Ennio Morricone, Helmut Lachenmann.
La stessa sera, alle 22,15, si esibirà la Sicilian Improvisers Orchestra con una nuova composizione frutto di una residenza creativa degli stessi componenti che da anni svolgono una ricerca musicale basata su nuove forme di scrittura. L’ensemble siciliano – composto da Eva Geraci, Benedetto Basile flauti, Marcello Cinà sax soprano, Dario Compagna clarinetto, Beppe Viola strumenti ad ancia, flauti etnici, Giuseppe Greco chitarra, Gandolfo Pagano chitarra preparata, Alessandro Librio violino, Lelio Giannetto contrabbasso, Alessandra Pipitone pianoforte, eseguirà la composizione giocare coi suoni /suonare coi giochi basata su un lavoro di equilibrismo tra elementi tradizionali tratti dal repertorio classico, musica antica, rock, jazz, contemporaneo messi in relazione con forme di conduzione secondo il metodo originale dell’americano Lawrence butch Morris. La SIO è il più importante ensemble siciliano di rilievo internazionale attivo sulla scena contemporanea e sperimentale. Il suo organico è composto di musicisti provenienti da diversi ambiti musicali e generazionali.
Il 10 novembre, alle 21 come anticipato, ecco l’ “Urban Tribe” della cantante sciamanica Sainkho Namtchilack con il virtuoso vocalist e bassista romano Mauro Tiberi. Insieme porteranno il pubblico all’interno dell’universo voce in una trasversalità che attraversa la musica sciamanica e arcaica fino alla contaminazione con i suoni elettronici delle grandi metropoli del mondo. Il canto sciamanico, così lontano dalle metropoli occidentali, si coniuga con la tecnologia ma non perde la sua matrice ancestrale, al di sopra del tempo e dello spazio. Sainkho è una leggenda vivente della voce. Approda in Occidente nei primi anni 90 da Tuva, una repubblica confinante con la vicina Siberia e con la Mongolia, il cui patrimonio vocale è unico al mondo per l’uso a tratti dolce e melodico della voce e a tratti estremo, visto che fa sua la lezione degli avi. Oggi Sainkho è molto richiesta per le sue sperimentazioni che pescano nel jazz d’avanguardia, nelle contaminazioni con la moderna musica elettronica.
Domenica 11 novembre dalle 19, ecco il teatro sperimentale e pluridisciplinare. Dedicato al cinquantenario del terremoto che distrusse Gibellina, “Pandora” esprime una ricerca che dal suono riporta al gesto e all’immagine. Tratto dal poema di Esiodo è uno spettacolo su testi di Alma Passerelli Pula e con la regia di Enzo Caputo, prodotto dalla compagnia di Erice Officina Teatro Limite Massimo Consentito. In scena, Giuseppe Distefano, la piccola Matilde Sofia Fazio, Alma Passarelli Pula Pandora, Lucia Poma, Rosalba Santoro, Martina Cicala, Sofia Castiglione, Deborah Di Trapani, Melania Sorrentino.
E’ il risultato di uno studio approfondito e costante svolto sulla voce con particolare cura per il ritmo, il tempo di recitazione, la struttura immaginata oltre la parola, la langue, la scrittura sul corpo, la visione del suono. L’ambientazione post-catastrofe apre uno scenario fatto di umanità dispersa: si animano questi uomini diseredati dal terremoto. Una dea, Athena che veste Pandora di ornamenti d’oro e la lega al suo destino. Una donna perfetta creata per seminare il male. Tutto parte dall’apertura del vaso di Pandora, da dove si scatena il terremoto. L’umanità muore e rinasce in danze che esprimono il ciclo della vita. La speranza aleggia ma nessuno possiede i mezzi per riconoscerla se non Pandora stessa che alla fine l’assume in sé. Ma è il suono, quasi orfico, a dettare i tempi. Ogni movimento, ogni segno, ogni parola, ogni gesto è diretto dal suono.
Gran finale lunedì 12 novembre con il pluripremiato MDI ensemble che fa tappa a Palermo durante il tour dedicato alla promozione del DVD See the Sound, pubblicato a fine 2017 dall’etichetta parigina L’Empreinte Digitale.
Un omaggio alla figura del compositore tedesco Helmut Lachenmann a cui si accosta il compositore milanese Giorgio Netti, per la prima volta a Palermo, che incontrerà il pubblico (alle 19 alla Sala Perriera) per un’introduzione al concerto a cura del Goethe-Institut Palermo.
MDI ensemble ha vinto nel 2017 il premio speciale “Una Vita nella Musica”, assegnato ogni anno dal Teatro la Fenice di Venezia; è ospite delle più importanti istituzioni musicali italiane e straniere, tra cui Mito-Settembre Musica, Società del Quartetto di Milano, Fondazione Cini di Venezia, Ravenna Festival, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Festival Traiettorie di Parma, Bologna Festival, Festival Présences di Radio France e all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, SMC di Losanna, SWR di Stoccarda, ORF di Innsbruck. Negli USA si esibisce al LACMA di Los Angeles e al Chelsea Music Festival di New York; nel 2008 debutta a Tokyo.
Il docufilm, recensito con 5 stelle da MusicVoice e Classica Magazine, è stato trasmesso da Rai 5 e Sky Classica e promosso in 14 festival e Conservatori con il sostegno di SIAE – Sillumina.
CARTELLONE
Cantieri culturali alla Zisa | Sala Perriera | Via Paolo Gili, 4
Biglietti: 8/5 euro (“Urban Tribe: 12/7 euro) + prevendita
21 ottobre | ore 19 | LESS OF FIVE | Giorgio Occhipinti,
28 ottobre | ore 19 | PERLE DI SICILIA | Marco Marotta e Maria Merlino
9 novembre | ore 21 | Michele Marco Rossi
9 novembre | ore 22,15 | SIO Sicilian Improvisers Orchestra
10 novembre | ore 21 | URBAN TRIBE | Sainkho Namtchilack e Mauro Tiberi
11 novembre | ore 19 | PANDORA (teatro)
12 novembre | ore 19| MDI ensemble e Giorgio Netti