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“Quest’anno non è stato sottoscritto nuovo debito. La situazione debitoria attuale ammonta a 7,7 milioni di euro di euro ma siamo anche in un percorso virtuoso di razionalizzazione e nel 2018 – ha continuato – non sono stati accesi nuovi mutui“. L’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao presenta il bollettino sul fabbisogno finanziario della Regione siciliana, insieme al ragioniere generale Giovanni Bologna e a Ina Palagonia, dirigente generale dell’Assessorato.
L’annuncio che Armao ha dato con maggiore soddisfazione riguarda la finanza derivata: “Il bilancio consuntivo del 2018 sarà l’ultimo in cui incideranno i titoli derivati – ha affermato l’assessore –ad oggi pesano per un ammontare di 40 milioni di euro”. Accesi tra il 2005 e il 2006, oggi sono cinque i ontratti swap che la regione mantiene, con Nomura, Bnl, Merryl Lynch, Deutsche Bank e Unicredit. Secondo quanto affermato nell’ultima relazione del Rendiconto dall9, la Regione ha sostenuto, rispetto a quanto dovuto alla Cassa depositi e prestiti, spese per 297,4 milioni di euro“.
Il governo Musumeci ha definito un accordo col Mef per estinguere i derivati anticipatamente rispetto alla scadenza prevista del 2023. “Abbiamo definito l’operazione finanziaria, siamo ai dettagli – dice l’assessore all’Economia Gaetano Armao – Posso dire al momento che la Sicilia è la prima Regione a farlo. Gli oneri dei derivati hanno inciso per 40 milioni di euro all’anno, un terzo dei fondi che destiniamo alle ex Province“.