Si allarga il fronte anti Musumeci sulla gestione dell’emergenza maltempo, sulle misure per far fronte al dissesto idrogeologico e sul ddl antiabusivismo presentato martedì. A criticare fortemente il disegno di legge, dopo l’Anci, è stata Legambiente: “Il disegno di legge presentato dal Presidente Musumeci non fermerà l’abusivismo in Sicilia, né lo arginerà – ha detto Gianfranco Zanna, presidente degli ambientalisti in Sicilia – Parla d’altro, non di questioni urbanistiche. Anche se lo riteniamo alquanto velleitario, con una difficile e discutibile sua applicazione, se mai sarà approvato dal Parlamento siciliano, affronta un argomento legittimo e, diremmo, scontato, che, comunque, condividiamo: sgomberare le case abusive costruite in zone pericolose. Ma il nodo resta liberare le nostre coste – prosegue Zanna -, gli alvei dei fiumi e dei torrenti, le aree archeologiche e le aree naturali protette, quelle quindi di inedificabilità assoluta con abusi insanabili, di tutto il cemento illegale e pericoloso che c’è“. Il presidente di Legambiente rincara la dose: “Su questo non c’è nessun impegno, solo parole al vento. Evitiamo di aspettare qualche altra disgrazia – conclude – per fare davvero qualcosa contro l’abusivismo”
Le parole del presidente di Legambiente Sicilia arrivano dopo le dure critiche dell’Anci Sicilia, l’associazione dei Comuni, che ha bocciato senza mezze misure il disegno di legge, ritenendolo vessatorio per i sindaci.
Diverso il discorso per quel che riguarda la Cia, la Confederazione Italiana Agricoltori, che pur parlando di “disastro annunciato“, all’indomani della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, chiede un intervento maggiormente incisivo da Roma. Per il presidente nazionale dell’associazione, Dino Scanavino, che in questi giorni si è recato in alcune zone del Catanese e nel Siracusano per un sopralluogo nei territori colpiti dal nubifragio, “questo è un evento così straordinario che va oltre le coperture assicurative – sottolinea -. Abbiamo avuto fenomeni di distruzione di frutteti e ortaggi irrecuperabili. Bisogna intervenire sulle strutture e infrastrutture, credo che un intervento straordinario del governo sia legittimo e debba essere preso in considerazione”.
In numero uno della confederazione detta l’agenda: “Sono necessari piani di adeguamento del sistema idrico delle bonifiche – spiega – che consentano di mitigare gli effetti cosi devastanti, perché tutto il sistema delle bonifiche in Italia non funziona. Assorbe risorse importantissime e non è efficiente“.