A distanza di circa un mese dall’approvazione del rendiconto 2017, oggi la Commissione Bilancio ha approvato la proposta per il Previsionale 2018, che a breve sarà discussa in Consiglio Comunale.
Anche questa volta una corsa contro il tempo, in quanto, il documento contabile dovrebbe essere approvato entro il 7 dicembre per non perdere i 40 milioni circa provenienti dal Governo nazionale. Questa volta però se non dovesse essere fatto per tempo interverrebbe il Commissario ad acta che farebbe passare il previsionale per non rischiare che lo Stato posticipi i trasferimenti al prossimo anno. Condizione che lascerebbe in bilico la stabilizzazione di circa 630 precari i cui contratti scadranno a dicembre.
A dare il proprio voto contrario è stato il consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli, leader de I Coraggiosi che ha detto “Con il voto contrario di stamane in commissione Bilancio, ho ribadito l’inadeguatezza di chi ci amministra. Dopo la dura lotta che fatto emergere disallineamenti per 142 milioni di euro, numeri negati in campagna elettorale, oggi il sindaco capitola con un bilancio di previsione che, a causa degli stralci, è più un piano di accantonamento che uno strumento di programmazione“.
“Programmazione resa impossibile perché già sono trascorsi 11 dei 12 mesi da pianificare. Con buona pace per le opere pubbliche, per i servizi ai cittadini e per la messa in sicurezza del territorio anche per questo anno… Vogliamo favorire – continua Ferrandelli – ora che stanno emergendo i dati reali e dopo le barricate sul consuntivo 2017, il trasferimento dei fondi statali, il risanamento dei conti e la procedura di stabilizzazione de personale comunale che altrimenti sarebbe a rischio. Noi siamo futuro e in nome di questo stiamo lavorando”.
“Iniziare a trattare il bilancio previsionale 2018 nel mese di novembre è davvero imbarazzante – afferma il consigliere comunale Ottavio Zacco – Per il secondo anno ci troviamo chiamati a votare un piano triennale che non corrisponde al progetto politico che abbiamo condiviso in campagna elettorale, senza riuscire a dare risposte concrete alla città, come per esempio interventi infrastrutturali per la mitigazione delle acque piovane della zona nord della città e del centro storico, o come la realizzazione di importanti opere strutturali che contribuiscano allo sviluppo economico e delle attività produttive della nostra città”.
“È chiaro che subito dopo l’approvazione degli atti propedeutici e del bilancio stesso, occorre pensare a discutere sul bilancio previsionale 2019, perché non è più tollerabile che il consiglio comunale non sia messo nelle condizioni di poter scegliere la programmazione economica e finanziaria della città, né tantomeno poter contribuire attivamente nelle scelte politiche e strategiche delle opere pubbliche della città, secondo un programma politico” prosegue Zacco.
“Ancora più grave è il fatto che le scelte del piano triennale delle opere pubbliche 2018 2020 non sono nemmeno state condivise con i Consiglieri di maggioranza, pertanto per senso di responsabilità e coerenza politica, cercheremo il più possibile di migliorare gli atti al fine di poterli votare ed evitare di perdere finanziamenti e di tenere ancora bloccata la macchina amministrativa, ma è chiaro che questo è l’ultimo anno che votiamo delibere impacchettate” conclude il consigliere.
Di parere diverso il consigliere Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022 “Il bilancio di previsione 2018, su cui oggi la Prima commissione ha dato parere positivo a maggioranza, consente al comune di Palermo di mettere in sicurezza il sistema delle società partecipate, grazie al taglio dei disallineamenti e allo stanziamento di 42 milioni di euro in tre anni, e di tutelare settori come la cultura e il sociale che soffrono dei continui tagli nazionali e regionali”.
“I Revisori hanno certificato, col loro parere favorevole, che i conti sono in ordine con una corretta previsione delle spese e delle entrate, così come ha fatto il Ragioniere generale che ha sancito la regolarità contabile dell’atto. Il lavoro del consiglio non è certamente concluso e la commissione dovrà valutare possibili emendamenti migliorativi, perseguendo quel percorso iniziato col consolidato 2016 e che ci proietta verso il 2019-2021. E’ importante però approvare il tutto in tempi rapidi, così da evitare il blocco dei trasferimenti nazionali”.
Barbara Evola, presidente della Commissione e consigliera di SC ha detto: “Sono sempre al centro i servizi per i cittadini ed il settore del sociale, anche se i margini di azione sono davvero esigui. Le strategie messe in campo dall’assessore al Bilancio hanno realizzato una consistente previsione di entrate grazie alla lotta all’evasione fiscale: è un dato molto positivo ma le criticità sono legate ai vincoli normativi“.
“Siamo di fronte ad un’autentica emergenza politica, già all’attenzione dell’Anci, che riguarda l’intero territorio nazionale: la previsione legislativa inerente al bilancio e all’armonizzazione contabile sta riducendo i bilanci degli enti locali a fondi di accantonamento che sono obbligatori, comprimendo la possibilità di investire nel sociale“.
“Il rischio è che la funzione degli enti locali si riduca al ruolo di mero esattore di tasse e balzelli, senza possibilità di ampliare i servizi ai cittadini e mettendo anzi a repentaglio quelli esistenti. Adesso la priorità è approvare in Aula nel più breve tempo possibile il bilancio di previsione 2018: i tempi tecnici sono stretti, in quanto la Tesoreria di Stato emette i titoli di trasferimento entro i primi di dicembre. Confido nel senso di responsabilità dimostrato fino ad ora dal Consiglio Comunale; uno slittamento metterebbe in pericolo 40 milioni di euro ed il Comune sarebbe costretto ad effettuare anticipazioni di cassa con gravi danni per i cittadini“.