La vostra Patti Holmes vuole fare un salto a Roccafiorita (ME), il più piccolo comune del mezzogiorno d’Italia, in cui, il 24 e il 25 novembre, si svolge la “Sagra d’Autunno“, un percorso esperenziale tra profumi e sapori alle falde di Monte Kalfa. E siccome piatto ricco mi ci ficco, pronta con la valigia, ne vado alla scoperta.
1. La sua storia, secondo alcuni studiosi, è legata ai Tauromeneti, gli abitanti di Taormina. Nel 36 a. C, nel corso della guerra fra Sesto Pompeo e Ottaviano, le truppe di quest’ultimo sbarcarono a Naxos per riprendere la città a Sesto Pompeo, che l’aveva in precedenza occupata. Per ripopolare Tauromenium, dopo i danni della guerra subita, ma anche per presidiarla, Ottaviano, divenuto Augusto, nel 21 a.C.vi inviò una colonia di Romani, a lui fedeli, e nel contempo espulse gli abitanti a lui contrari. Un gruppo molto corposo di Tauromeneti, dispersi, si stanziarono, così, alle pendici del monte Kalfa, proprio dove oggi sorgono i paesini di Limina e Roccafiorita.
2. Secondo altri, invece, il primo nucleo di Roccafiorita sarebbe stato fondato da abitanti della più vicina Phoinix che, proprio nel 36 a.C. , aveva dato ospitalità per una notte all’esercito di Sesto Pompeo prima della battaglia contro Ottaviano.
3. Nel corso degli anni, sono state rinvenute, nel territorio di Roccafiorita, numerose tracce di urbanizzazione risalenti all’epoca romana.
4. Durante il Medioevo il territorio di Roccafiorita fu inglobato nel Marchesato di Limina per quanto riguarda gli affari civili e amministrativi; dipendeva da Savoca, invece, per ciò che concerne l’aspetto ecclesiastico.
5. Nel 1610 il Marchese di Limina, Pietro Balsamo, decise di fondare una cittadina nel feudo di cui era proprietario. Nacque così Acqua Grutta, dal nome del feudo. Successivamente il paese cambiò il nome in Rocca Kalfa e, infine, in Roccafiorita, che deriva dal latino medievale Rocca Florida.
6. Nel 1817 con l’abolizione del feudalesimo in Sicilia, Roccafiorita fu eretto a comune autonomo e venne inserito nel Circondario di Savoca.
7. Il comune venne soppresso ad opera del Regime fascista e aggregato al vicino comune di Mongiuffi Melia; riacquistò la sua autonomia comunale nel 1947.
8. Il suo stemma è così descritto dallo statuto comunale: «D’argento, al leone di rosso coronato d’oro. Ornamenti esteriori del Comune.»
Adesso è arrivata l’ora di tuffarci tra i sapori della Sagra d’Autunno, ricordando che questo delizioso borgo ha una grande tradizione gastronomica che si basa sui prodotti offerti dal territorio: il vino, lavorato con metodi tradizionali e stagionato in botti di rovere, l’olio extravergine d’oliva, i carciofini, il finocchietto, l’origano, il miele e il pane casereccio, cotto nei forni a legna. In primavera è possibile assaggiare fave e piselli teneri; in estate, pomodori secchi e carciofini selvatici sott’olio, olive verdi in salamoia e olive nere ‘mpanuti, cioè essiccate al sole o nel forno. Fiore all’occhiello, inoltre, ricotte e formaggi pecorini, carne di castrato, salumi e salsiccia di puro suino degli animali allevati nel circondario. Tra i piatti tipici roccafioritani non si possono non citare i maccarruni cû sucu, pasta fresca fatta in casa condita con sugo di maiale, di castrato o di salsiccia; la carni ‘nfurnata, carne di pecora o di capra cotta nel forno a legna e servita, soprattutto, in occasione delle feste di paese; ‘a mustarda, un dolce preparato col mosto cotto e i mastrazzoli, biscotti fatti con il miele.
PROGRAMMA
Sabato 24 novembre
Dalle 16 alle 20
Stands espositivi
Domenica 25 novembre
Dalle 10 alle 20
Stands espositivi
Stands Espositivi suddivisi i 5 categorie di prodotti:
- Grano, Farina, Pane e Pasta Fresca
(Laboratori per fare Pane, Biscotti, Maccheroni) - Latte, Tuma e Ricotta
(Laboratorio del Casaro) - Carne Suina e Ovi-Caprina
(Salsiccia, Insaccati, Porchetta la forno) - Vino e Cantine
(Giro delle Cantine, Vini e Mostarda) - Sapori Spontanei, Frutta e Frutta Secca
(Minestra di Campagna, Carciofino Selvatico, Origano, Finocchietto Selvatico, Pere Spinelle, Mele di stagione, Frutta Secca)
Laboratori Esperenziali e lezioni Collettive finalizzate ad apprendere le antiche ritualità della nostra cucina tipica.
I Laboratori saranno tenuti dalle massaie del paese e dalle aziende locali, che avranno cura di trasmettere tradizioni e sapori della cultura enogastronomica di Roccafiorita.
Buona Sagra alla scoperta di Roccafiorita.