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Comune, scricchiola la maggioranza di Orlando, Caracausi e Giaconia: “Problema partecipate, difficile votare il previsionale”

martedì 27 Novembre 2018

Mancano pochi giorni per approvare il bilancio di previsione e torna a barcollare la maggioranza del sindaco Leoluca Orlando. Infatti, il presidente della commissione Aziende del consiglio comunale di Palermo, Paolo Caracausi (Mov139 in quota Idv), e il vice capogruppo di Palermo 2022 e componente della commissione Massimiliano Giaconia hanno chiesto un incontro di maggioranza con il sindaco e gli assessori per discutere del bilancio 2018 e porre rimedio al “buco” Reset, ma anche per trovare soluzioni ai problemi delle altre partecipate, altrimenti “sarà difficile votare il previsionale e il piano triennale” affermano.

Criticità che già erano emerse durante le sedute in consiglio comunale per l’approvazione del rendiconto 2017, quindi, nulla di nuovo a Sala delle Lapidi.

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Fabrizio Ferrandelli

Problemi che l’opposizione aveva abbondantemente evidenziato, come Fabrizio Ferrandelli che, il 16 novembre, aveva dato parere negativo sulla proposta del Bilancio di previsione, in quella circostanza il leader de “I Coraggiosi” disse: “Con il voto contrario in commissione Bilancio, ho ribadito l’inadeguatezza di chi ci amministra. Dopo la dura lotta che ha fatto emergere disallineamenti per 142 milioni di euro, numeri negati in campagna elettorale, oggi il Sindaco capitola con un bilancio di previsione che, a causa degli stralci, è più un piano di accantonamento che uno strumento di programmazione“.

Ma adesso ad evidenziare quegli stessi problemi sono due consiglieri della maggioranza, infatti, Caracausi e Giaconia dicono: “La grande confusione che regna nel settore aziende” – potrebbe causare -“danni irrimediabili per i dipendenti delle partecipate e per la città”.

Infatti, il documento contabile dovrebbe essere approvato entro il 7 dicembre per non perdere i 40 milioni circa provenienti dal Governo nazionale, se non dovesse andare in porto resterebbe in bilico la stabilizzazione di circa 630 precari i cui contratti scadranno a dicembre.

Tony Sala

Già Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022, di cui è vice capo gruppo Giaconia, quando la Commissione Bilancio approvò il 16 novembre la proposta per il Previsionale 2018, si era detto soddisfatto perché “Il bilancio di previsione 2018, su cui la Prima commissione ha dato parere positivo a maggioranza, consente al comune di Palermo di mettere in sicurezza il sistema delle società partecipate, grazie al taglio dei disallineamenti e allo stanziamento di 42 milioni di euro in tre anni, e di tutelare settori come la cultura e il sociale che soffrono dei continui tagli nazionali e regionali”.

Due storie completamente diverse vengono, dunque, narrate dalla maggioranza che dovrebbe essere dalla stessa parte:

Paolo Caracausi
Paolo Caracausi

La commissione di cui facciamo parte – si legge nella missiva diretta anche ai capigruppo di maggioranza di Sala delle Lapidi– ha cercato di capire come rendere efficienti le singole aziende partecipate e, in vista del bilancio previsionale 2018-2020, ha avviato un ciclo di audizioni con i rappresentanti delle società, l’assessore al ramo e gli uffici. Dopo un lungo periodo di vacatio, finalmente la nomina di nuovi management ha portato una ventata di novità e professionalità che mancava e che sta dando i primi frutti. Ma dal dirigente del settore Partecipate abbiamo appreso che, rispetto al capitolo di spesa per Reset, non è giunta alcuna indicazione da parte dell’Amministrazione e, se il bilancio dovesse essere approvato così com’è attualmente, una perdita di esercizio sarebbe inevitabile; la stessa azienda l’ha quantificata in 1,5 milioni di euro. Il tutto a causa dell’incoerenza tra il contratto di servizio, che prevede per il 2018 un corrispettivo di 33 milioni di euro, e le risorse previste pari a 31 milioni”.

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Massimiliano Giaconia

Una circostanza paradossale – spiegano Caracausi e Giaconia – se si considera che sia il precedente Capo di Gabinetto, sia l’assessore al Bilancio, hanno più volte rassicurato la Reset che le somme in bilancio sarebbero state sufficienti. Una situazione poco comprensibile che, sommata agli accordi sindacali sottoscritti che prevedono un aumento graduale del corrispettivo (38 milioni per il 2017, 41 per il 2018 e 40 per il 2019), è divenuta preoccupante”.

A tutto questo – continuano i consiglieri – aggiungiamo le difficoltà di Rap e Amat che più volte hanno chiesto di attingere a nuovo personale, ma invano, e lo spostamento ai prossimi anni della realizzazione di impianti di illuminazione necessari per una città ormai in buona parte al buio. Più volte abbiamo spronato l’Amministrazione ad attivare la famosa ‘Cabina di regia’ per lavorare alla rimodulazione dei contratti di servizio e ai piani di rilancio delle aziende, ma di tutto questo ad oggi non c’è neanche l’ombra e, di contro, regna una grande confusione che potrebbe causare danni irrimediabili per i dipendenti delle partecipate e per la città”.

Pur consapevoli dei danni che ne conseguirebbero – concludono Caracausi e Giaconia – vi informiamo che, in assenza di provvedimenti, ci ritroveremmo in difficoltà nel votare i prossimi bilancio di previsione e piano triennale”.

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