Con ventisette voti favorevoli e due astenuti, il Consiglio comunale di Catania, nella tarda serata del 12 dicembre, ha dichiarato il dissesto economico finanziario dell’Ente per un “buco” di bilancio di 1,6 miliardi di euro. “Abbiamo provato in ogni modo di evitarlo – ha detto il sindaco Salvo Pogliese – ma la decisione dei giudici contabili non lasciava spazio a interpretazioni. Un fatto traumatico. siamo la più grande città italiana in default, per la situazione debitoria di 1,6 miliardi di euro che abbiamo trovato”.
Il Consiglio prima ha deliberato il bilancio consolidato del 2017 e votato all’unanimità un ordine del giorno che impegna l’Amministrazione a garantire le spettanze ai lavoratori del Comune e delle partecipate.
“Certo – scrive Pogliese in un lungo post pubblicato nella sua pagina Facebook – non è un caso che il Legislatore abbia voluto che a decretare il dissesto fosse il consiglio comunale, cioè la massima espressione democratica, dove si raccolgono tutte le espressioni e le sensibilità politiche della città per comune assunzione di responsabilità”.
“Va ricordato – prosegue – che la Corte dei Conti ci ha imposto di adottare una delibera di misure correttive di 449 milioni di euro per le criticità gestionali rilevate nel triennio 2014-2017, varata nello scorso mese di settembre sempre da questo consiglio comunale. Il mio impegno sarà totalizzante per far sì che il peso di questo dissesto non ricada sulle fasce più deboli della popolazione che ci impegniamo garantire in ogni modo”.
“Non dobbiamo pensare che il dissesto sia l’Apocalisse, e questo messaggio positivo lo vedo recepito dalle tante risposte positive al nostro appello agli imprenditori a contribuire economicamente per accendere le luci di Natale, celebrando insieme un nuovo anno all’insegna del cambiamento. Catania è abituata a risorgere dalle proprie ceneri e ci riuscirà anche stavolta”.
“Siamo abituati alle difficoltà, ma siccome sono un ottimista congenito, sono sicuro che ce la faremo anche stavolta a vincere la nostra partita, voltando finalmente pagina con l’impegno dei tanti che vogliono bene a questa città, a prescindere dalle appartenenze politiche”.
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